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Decreto sicurezza bis: le misure approvate

Contrasto all'immigrazione illegale, rafforzamento delle politiche di pubblica sicurezza e lotta alle manifestazioni sportive violente. Ecco le novità e il testo del decreto sicurezza bis approvato dal Cdm


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di Annamaria Villafrate - C'è stato il sì del Consiglio dei Ministri al Decreto Sicurezza bis, già discusso nelle scorse settimane, ma slittato a causa delle europee.

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Il decreto risponde all'esigenza di introdurre regole e procedure più severe tese a contrastare il fenomeno dell'immigrazione illegale, a rafforzare la normativa sulla sicurezza pubblica e ad adottare le misure opportune per impedire che le manifestazioni sportive non sfocino in episodi di violenza a tutto danno delle Forze dell'Ordine.

Diversi quindi gli ambiti di intervento del decreto e le modifiche apportate alle normative di settore e al codice penale:

Immigrazione

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Più poteri al Ministro degli Interni, nella veste di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, per proteggere il mare territoriale da fenomeni che hanno a che fare con il traffico illecito di persone, beni e denaro. Multe salate per i comandanti delle navi che non si atterranno alle regole imposte dal Ministro e più fondi per contrastare il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Più poteri al Ministro dell'Interno

Il decreto attribuisce più poteri al Ministro dell'interno, che d'ora in poi potrà limitare o vietare in assoluto l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, fatta eccezione per quelle militari e quelle in servizio governativo non commerciale. Tale potere potrà essere esercitato in presenza di ragioni di ordine e sicurezza pubblica, se sussiste un'esigenza di prevenzione che impedisce il passaggio pregiudizievole di una nave impegnata nel carico o nello scarico di materiali, denaro o persone, in violazione della normativa doganale, fiscale, sanitaria o di immigrazione. Tali decisioni però dovranno essere prese di concerto con il Ministro della difesa e quello delle infrastrutture e dei trasporti.

Sanzioni per i comandanti che non rispetteranno i divieti

I comandanti delle navi che trasgrediranno i limiti e i divieti imposti dal Ministro dell'Interno saranno assoggettati a una sanzione amministrativa minima di 10.000 euro e massima di 50.000.

Sanzione accessoria della confisca amministrativa e sequestro cautelare immediato in caso di reiterazione della violazione.

Fondi per le operazioni sotto copertura

Più fondi per potenziare le attività di contrasto al reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e coprire i costi derivanti dalla partecipazione degli agenti di polizia degli Stati con cui esistono accordi specifici ad operazioni sul territorio nazionale.

Fondi premio per chi attua politiche di rimpatrio

Fondo di 2 milioni di euro per progetti di cooperazione con finalità premiali, nei confronti di quegli Stati che collaboreranno ad attuare politiche di rimpatrio.

Sicurezza pubblica

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Tema caro a Salvini quello della pubblica sicurezza. Nel decreto Il ministro ha voluto fortemente introdurre sanzioni più severe per quei soggetti che, nel corso di manifestazioni pubbliche, portino armi o mezzi atti a offendere le Forze dell'ordine. Nessuna volontà di reprimere la manifestazione del pensiero, ma solo di punire quella che si realizza con violenza.

Obbligo di comunicazione immediata per gli albergatori

Per favorire la cooperazione internazionale di polizia nell'ambito delle operazioni sotto copertura si prevede che i titolari di hotel, B&B e pensioni abbiano l'obbligo di comunicare immediatamente alla Questura le generalità delle persone alloggiate per un solo giorno.

Multe salate per chi porta armi alle manifestazioni pubbliche

Per proteggere le Forze di Polizia in servizio pubblico di sicurezza vengono innalzate le sanzioni per coloro che, nel corso di manifestazioni pubbliche, utilizzeranno caschi che ne impediscano il riconoscimento.

Reclusione da uno a quattro anni per chi, invece, durante dette manifestazioni, faccia ricorso a razzi, oggetti contundenti o gas.

Nuove aggravanti per tutti coloro che, sempre nel corso di manifestazioni pubbliche, si macchino dei reati di violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di ufficio o servizio pubblico, devastazione, saccheggio e danneggiamento.

Più personale per velocizzare l'esecuzione delle condanne

Nuovi contratti di assunzione annuali per 800 unità per supportare il personale impegnato a dare esecuzione alle sentenze di condanna.

Manifestazioni sportive più sicure

Passa da sei a 10 anni il DASpo per i recidivi e da 8 a 10 per chi non rispetta il divieto.

Estensione del fermo di indiziato a chi delinque in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Permanente l'arresto differito per certi reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

Divieto di accesso, su disposizione del Questore, per coloro che si siano già resi responsabili di episodi di violenza durante manifestazioni sportive in Italia e all'estero.

Sanzioni più severe per i bagarini, che verranno sanzionati anche se praticheranno l'attività illecita in luoghi diversi da quelli di vendita, compresa quella telematica.

Più forze armate per l'Universiade

Incrementato il personale delle Forze Armate in occasione della Universiade Napoli 2019, per la vigilanza di siti e obiettivi sensibili.

Privacy e intercettazioni

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Spostata al 31 dicembre 2019 la scadenza per adottare un regolamento necessario a dare attuazione ai principi del Codice in materia di protezione dei dati personali da parte del CED del Dipartimento della pubblica sicurezza. Con il regolamento si vogliono adattare soprattutto le modalità di accesso da parte della polizia municipale nel caso debbano verificare provvedimenti di ricerca esistenti nei confronti di persone controllate. Prorogato al 31 dicembre 2019 infine anche il termine per applicare le norme in materia di intercettazioni.

Data: 13/06/2019 11:00:00
Autore: Annamaria Villafrate