In-bagging
di Valeria Zeppilli – Con il termine "in-bagging" si fa riferimento a una pratica molto diffusa ma non sempre legale: quella di prelevare i più disparati oggetti dalle stanze d'hotel nelle quali si soggiorna.
- Cos'è l'in-bagging
- Cosa si può prelevare dagli hotel
- In-bagging: le sanzioni
- Le misure di prevenzione dell'in-bagging
Cos'è l'in-bagging
Gli alberghi, infatti, mettono a disposizione dei propri ospiti numerosi beni, alcuni dei quali possono essere anche prelevati, altri no.
In tutte le camere, in particolare, si trovano delle mini-saponette, delle piccole confezioni di shampoo, balsamo e bagnoschiuma; in alcune vi sono anche dei kit da cucito, delle cuffie per la doccia, spazzolini da denti e dentifrici, spugnette per lucidare le scarpe e chi più ne ha più ne metta.
Ma gli hotel offrono ai clienti anche asciugamani di tutte le dimensioni, carta igienica, coperte, ciabattine da doccia. È poi frequente trovare una bibbia nel cassetto del comodino.
Nel mini-bar, infine, sono spesso inseriti acqua, bibite gassate e snack.
Tutti questi beni, dal primo all'ultimo, possono essere (e in effetti sono) oggetto dell'in-bagging.
Cosa si può prelevare dagli hotel
In realtà, però, i beni che possono essere legittimamente prelevati dagli hotel sono solo quelli "usa e getta", destinati all'utilizzo esclusivo di coloro che occupano la stanza.
Ci si riferisce, in particolare, ai vari set da bagno (saponette, shampoo, bagnoschiuma,…) ed eventualmente alle ciabatte con il logo dell'hotel, alle penne e ai block notes.
Le bevande e gli snack presenti nei mini-bar, invece, possono essere prelevati ma poi vanno pagati alla reception al momento del check out.
Tutto il resto deve restare dov'è, salvo diversa esplicita indicazione degli albergatori.
In-bagging: le sanzioni
L'in-bagging indiscriminato può comportare delle conseguenze anche molto pesanti, perché si tratta di una vera e propria ipotesi di furto. L'eventuale denuncia dell'albergatore, quindi, può determinare l'apertura di un procedimento penale per un tal genere di reato e anche l'obbligo di risarcire il danno cagionato.
Alcuni albergatori, poi, hanno creato una sorta di black list in cui sono inseriti i nominativi dei clienti che sono soliti praticare l'in-bagging, che quindi sono più controllati.
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Le misure di prevenzione dell'in-bagging
L'in-bagging è una pratica molto più diffusa di quanto si possa immaginare, tanto che sono sempre più numerosi gli hotel che si stanno attrezzando per tentare di contrastarla il più possibile.
Tra gli strumenti a tal fine più utilizzati vi sono i microchip inseriti all'interno di asciugamani e accappatoi e l'inserimento di sensori elettronici all'interno dei mini-bar, che si attivano automaticamente quando viene prelevata una bibita.
Data: 18/06/2019 17:00:00Autore: Valeria Zeppilli