Classi di incendio
di Valeria Zeppilli – La classificazione degli incendi è prevista dalla norma UNI EN 2:2005.
Conoscerla è fondamentale per fronteggiare adeguatamente tale fenomeno, dato che a ogni classe di incendio corrisponde un determinato tipo di estintore e, quindi, una determinato comportamento da adottare.
- Classe A di incendio
- Classe B di incendio
- Classe C di incendio
- Classe D di incendio
- Classe E di incendio
- Classe F di incendio
Classe A di incendio
La prima classe di incendio è contrassegnata con la lettera "A".
In essa sono ricompresi tutti gli incendi che derivano da materiali solidi e, quindi, quelli originati da legna, carbone, carta, materie plastiche, gomma e derivati.
Gli estintori da utilizzare per spegnere un incendio di classe A sono quelli a polvere o a schiuma. Al limite si può utilizzare anche l'estintore con CO2, ma l'efficacia non è garantita.
Classe B di incendio
La classe B identifica, invece, l'incendio generato da liquidi.
Possono causare una combustione, in particolare, l'alcol, la benzina, gli idrocarburi, gli oli minerali e i solventi.
Gli estintori più adeguati per estinguere un incendio di classe B sono quelli a polvere, a schiuma e con CO2. L'acqua a getto pieno, invece, non è consigliata.
Classe C di incendio
La classe C di incendio, poi, contrassegna quello che scaturisce da gas e, quindi, da idrogeno, GPL, metano, acetilene, butano e propano.
Di fronte a un incendio di classe C è elevato il rischio di esplosione. La prima cosa da fare, pertanto, è quella di bloccare il gas che lo ha originato.
L'estintore da utilizzare è quello a polvere o quello a CO2, mentre l'acqua può essere validamente utilizzata solo a getto frazionato.
Classe D di incendio
Con la lettera "D" si identifica la classe di incendio che trova la sua origine da alluminio, magnesio, sodio o potassio.
Per fronteggiarlo è indispensabile avvalersi di estintori a polvere speciale e sapere che lo spegnimento non è agevole.
Classe E di incendio
La classe E di incendio faceva parte originariamente della norma UNI EN 2:2005, ma oggi è stata soppressa e ricondotta, a seconda dei casi, alle classi A o B.
Nella ex classe E erano ricompresi gli incendi derivati da apparecchiature elettriche.
Classe F di incendio
Infine c'è la classe F di incendio, che indica i fuochi che originano da oli combustibili, animali o vegetali.
L'estintore da utilizzare in questi casi è quello a schiuma, mentre sono pericolosi quelli a polvere o a CO2.
Come si vede bene, insomma, di fronte a qualsiasi incendio è sempre bene mettersi nelle mani di soggetti esperti a fronteggiarlo.
Data: 14/07/2019 12:00:00Autore: Valeria Zeppilli