Cassette di sicurezza, arriva la sanatoria?
di Gabriella Lax – Nella discussione sulle novità relative alla pace fiscale si affacciano nuove ipotesi allo studio. Il governo è attento a ricomprendere nella pace fiscale anche una decina di altre sanatorie già varate con la manovra e norme collegate. Tra le altre, ci sono: il saldo e stralcio anche per le imprese in difficoltà e il contante detenuto nelle cassette di sicurezza.
Cassette di sicurezza, sanatoria (in parte) per i 150 miliardi
In particolare, a proposito delle cassette di sicurezza si pensa di consentire l'emersione del 30-40% degli importi detenuti nelle cassette di sicurezza sui quali si pagherà solo l'Irpef.
Come spiega il Sole 24 Ore, l'idea sarebbe venuta al sottosegretario della Lega nel Mef Massimo Bitonci. Secondo il sottosegretario, ammonterebbe a circa 150 miliardi di euro il capitale detenuto dagli italiani nelle cassette. L'obiettivo è ovviamente quello di far emergere queste somme nascoste, o almeno una parte di esse. Si sta pensando infatti di consentire l'emersione solo di una metà o poco meno (dunque l'ammontare pari al 30-40%) degli importi detenuti da ciascuno. Su questa base imponibile si pagherebbe l'Irpef secondo le sue aliquote marginali ma senza sanzioni e interessi. Lo stesso per quanto era stato pensato per la voluntary disclosure interna.
Decisivo, in caso di questa scelta, sarà il lavoro dei professionisti che saranno chiamati a certificare che gli importi di cui si chiede la sanatoria proviene da evasione fiscale e non da altre attività illecite. La normativa alla quale si pensa esclude al momento scudi penali per reati come quelli di frode né per sanatorie di capitali all'estero. Norme che non sono piaciute al Movimento 5 Stelle secondo il quale si andrebbe così a favorire la criminalità organizzata.
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Data: 20/07/2019 15:30:00
Autore: Gabriella Lax