Banche e finanziarie: privacy in materia di prestiti non concessi
L'Autorità Garante della Privacy (newsletter del 2 settembre 2002), ha stabilito che il fatto di conservare e diffondere nel circuito bancario e finanziario informazioni relative a prestiti richiesti e non concessi, oppure oggetto di rinuncia da parte del richiedente, costituisce violazione della privacy.La diffusione di queste informazioni di rifiuto, infatti, possono costituire ostacolo alla concessione di altri piccoli prestiti o fidi da parte di alcuni istituti bancari. Più precisamente, questi dati possono ingenerare un concreto pregiudizio nei confronti del richiedente, il quale viene esposto al dubbio che i rifiuti derivino non tanto da valutazioni discrezionali sulla propria capacità patrimoniale o dal rischio di
sovraindebitamento, quanto invece da scorrettezze o
inadempimento risultanti agli atti delle singole banche.
Data: 12/09/2002
Autore: Marina Demaria