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No Daspo per professionisti

Le proposte di Confindustria e Cndcec sulla semplificazione fiscale e le anticipazioni del ministro dell'Economia sulla legge di bilancio che nega la possibilità del Daspo


di Gabriella Lax – Accantonata l'ipotesi, che tanto scalpore aveva suscitato, del Daspo per i commercialisti, restano invece in piedi Isa e pagelle fiscali. Intanto i commercialisti, con Confindustria e i consulenti del lavoro presentano le loro proposte per la semplificazione fiscale.

Le novità della legge di bilancio: Gualtieri smentisce le fake news

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Nel cantiere manovra, il giro di vite riguarderà le frodi su reddito di cittadinanza e sull'uso indebito di strumenti di inclusione sociali. A chiarirlo è il ministro dell'economia Roberto Gualtieri davanti alle commissioni finanze riunite di Camera e Senato in audizione sulle linee programmatiche del ministero: quindi niente manette agli evasori ma utilizzo più efficace degli strumenti già operativi contro le frodi. Nessuna tassa sul contante, piuttosto incentivi ai pagamenti elettronici contestualmente a una riduzione dei costi amministrativi delle transazioni.

Il ministro Gualtieri ha negato preliminarmente la possibilità di un provvedimento che preveda il Daspo per i professionisti chiamati a certificare i crediti contributivi da compensare. Notizia questa che è stata salutata favorevolmente anche dai consulenti del lavoro.

Semplificazione fiscale: le proposte

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Intanto, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e di Confindustria presentano a Roma le loro proposte riguardanti le misure prioritarie, con l'obiettivo razionalizzazione per snellire il sistema tributario.

Iva e imposte dirette

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La proposta normativa modifica la periodicità del termine di trasmissione dei dati delle operazioni con soggetti non residenti, ossia l'esterometro (attualmente mensile), fissando una scadenza annuale e alleviando gli obblighi a carico di imprese e professionisti.

Circa le sanzioni della fatturazione obbligatoria la proposta punta ad estendere a tutto il primo anno di applicazione del nuovo obbligo di fatturazione elettronica il regime sanzionatorio più mite, introdotto dall'articolo 10 del DL n. 119/2018. Per il recupero iva sui crediti inesigibili, oggetto di procedure concorsuali, si interverrebbe consentendo di poter recuperare l'Iva versata ma non riscossa dal cliente sin dall'avvio della procedura concorsuale, senza però dover attendere la conclusione infruttuosa della stessa procedura concorsuale che, sovente, interviene a distanza di molti anni. Sulla compensazione crediti di imposta tramite canali telematici dell'agenzia delle entrate, la proposta mira ad eliminare l'obbligo di utilizzo esclusivo dei canali telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate per la compensazione dei crediti di imposta per importi non superiori a 5.000 euro.

Ires e reddito d'impresa

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La proposta riguarda un intervento sulle nuove regole di parziale deducibilità dall'Ires degli interessi passivi relativi a finanziamenti contratti dalle società per lo svolgimento dell'attività d'impresa ripristinando il principio di integrale deducibilità degli interessi passivi relativi ai finanziamenti contratti per la realizzazione di beni alla cui produzione è diretta l'attività dell'impresa.

Irpef e sostituti di imposta

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Circa trattenuta e versamento del saldo e dell'acconto dell'addizionale Irpefin relazione ai redditi di lavoro dipendente ed ai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente - è stabilita una differente tempistica per la trattenuta, da parte del datore di lavoro, dell'acconto e del saldo dell'addizionale comunale Irpef. Per semplificare gli adempimenti dei sostituti di imposta, la proposta è uniformare la tempistica delle trattenute effettuate a titolo di acconto dell'addizionale comunale IRPEF, a quelle previste per le somme dovute a titolo di saldo.

Inoltre la rivalutazione del TFR (art. 2120 c.c.) risponde alla finalità di permettere un parziale recupero dell'inflazione e adeguare nel tempo il valore del TFR accantonato. La rivalutazione del TFR è stata assimilata ad una rendita finanziaria, imponendo ai sostituti di imposta di applicare una imposta sostitutiva. L'attuale sistema di liquidazione dell'imposta comporta per le aziende, che operano in veste di sostituto d'imposta, una serie di adempimenti gravosi, da effettuare in un breve lasso di tempo. Si tratta di oneri che rappresentano un aggravio di lavoro e di costi di gestione per le aziende che si propone di semplificare prevedendo un unico versamento determinato a titolo definitivo.

Data: 11/10/2019 15:40:00
Autore: Gabriella Lax