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Decreto scuola: ok a 24mila assunzioni precari

E concorso per altri 24.500. Stop alle impronte digitali per i presidi. Sono le novità principali del decreto scuola approvato ieri dal Cdm


di Redazione – Ok del governo al decreto salvaprecari. Nel Cdm di ieri, infatti, oltre al via libera al decreto clima, è stato approvato il decreto sulla scuola che prevede la stabilizzazione per 24mila docenti precari e un concorso straordinario per altri 24.500.

Leggi Doppietta del governo: ok a decreto clima e salvaprecari

Il provvedimento (vedi bozza sotto allegata) è stato accolto positivamente dalle organizzazioni sindacali che parlano di "patti rispettati" in base all'intesa raggiunta col ministro Fioramonti il primo ottobre scorso.

Tra le altre novità del testo inoltre, lo stop delle impronte per dirigenti scolastici segretari e bidelli, inserite in precedenza ma mai applicate. Più semplici, infine, gli acquisti di beni e servizi destinati all'attività di ricerca.

Decreto scuola: Fioramonti, "combattiamo precariato"

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Il decreto legge recante "Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti" dimostra, afferma il titolare del Miur "la grande volontà del Governo di combattere il precariato nella scuola garantendo il numero più alto possibile di cattedre a partire da settembre 2020".

Assunzioni 24mila docenti entro il 2019

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Il decreto, al fine di porre rimedio alla grave carenza di personale di ruolo nelle scuole statali e ridurre il ricorso a contratti a termine, prevede che entro il 2019, scrive Palazzo Chigi, "contestualmente al concorso ordinario, si bandisca una procedura straordinaria per titoli ed esami per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, organizzata su base regionale e finalizzata alla definizione di una graduatoria distinta per regione e classe di concorso, nonché per l'insegnamento del sostegno, per complessivi 24 mila posti, riservata ai precari che abbiano insegnato nella scuola statale per almeno 36 mesi, anche non consecutivi".

Niente impronte per personale scolastico e dirigenti

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Il testo, inoltre, esclude dall'obbligo di rilevazione biometrica delle presenze, il personale degli istituti scolastici ed educativi di ogni ordine e grado nonché i dirigenti scolastici.

Acquisto beni e servizi senza Mepa

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Esenti dall'obbligo di ricorrere al Mepa (il mercato elettronico della PA) gli acquisti di beni e servizi funzionalmente destinati all'attività di ricerca per gli Atenei e le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

Le altre novità

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Il testo prevede, infine, misure per dare l'avvio al reclutamento di dirigenti tecnici per assicurare la funzionalità delle istituzioni scolastiche e la proroga da sei a nove anni della scadenza della validità delle abilitazioni scientifiche nazionali.

Data: 11/10/2019 09:00:00
Autore: Redazione