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Via il voto ai pensionati?

La provocazione di Beppe Grillo dal suo blog e le reazioni alla proposta già discussa dal filosofo ed economista belga Philippe Van Parijs


di Marina Crisafi – "E se togliessimo il voto agli anziani?" Una provocazione o una vera e propria proposta? Senz'altro, quella lanciata dal fondatore e garante del M5S, Beppe Grillo, oggi dal suo blog personale ha già scatenato una vera e propria querelle.

In realtà, Grillo riprende una proposta già discussa dal filosofo ed economista belga, Philippe Van Parijs.

La proposta

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L'idea, spiega il garante 5 Stelle nel post, "nasce dal presupposto che una volta raggiunta una certa età, i cittadini saranno meno preoccupati del futuro sociale, politico ed economico, rispetto alle generazioni più giovani, e molto meno propensi a sopportare le conseguenze a lungo termine delle decisioni politiche. In tal caso, i loro voti dovrebbero essere eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale".

Gli elettori – continua Grillo – "sono, in larga misura, guidati dal proprio interesse personale, e l'affluenza relativamente bassa degli elettori più giovani può essere in parte causata dal sentirsi alienati da un sistema politico gestito da persone che non considerano della loro stessa natura".

Per cui, si domanda Grillo dati alla mano Istat che mostrano un paese sempre più anziano, "se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?". Passando ai casi concreti, come la Brexit ad esempi, rincara il garante 5S, "la maggior parte dei giovani ha votato chiaramente per restare in Europa. Gli over 50 hanno votato il contrario, preferendo quindi un futuro che le nuove generazioni non vogliono".

Il dibattito

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Le decisioni "prese dalle generazioni più anziane influenzano gli interessi delle generazioni più giovani e non ancora nate, ma – riflette Grillo - privare il diritto al voto dei cittadini più anziani sarebbe giusto?". E snocciola le varie "opposizioni". La prima, "sarebbe quella della discriminazione, fondata sull'età – ma dice Grillo - è falso, affinché vi sia discriminazione vi deve essere un trattamento diverso tra due o più gruppi/identità basato su alcune caratteristiche arbitrarie. In questo caso, le politiche differenziate per età non dividono la popolazione in due o più gruppi, poiché tutti, alla fine, diventiamo anziani. Quindi non c'è ingiustizia". Inoltre, "gli anziani non sono un gruppo che può essere discriminato, come per sesso, etnie, o scelte sessuali, tutti diventiamo ugualmente anziani - osserva il fondatore del Movimento, pertanto - una regola che tratta gli anziani in modo diverso dal resto della popolazione, influenzerà tutti allo stesso modo. Con un preavviso sull'attuazione di 5 anni, ad esempio, anche gli anziani di oggi non si sentirebbero messi in castigo".

E conclude lanciando il dibattito: "Le generazioni non nate sono, sfortunatamente, incapaci di influenzare le decisioni che prendiamo qui ed ora - conclude - Tuttavia, possiamo migliorare il loro destino spostando il potere decisionale verso chi tra noi dovrà interagire con loro. Il dibattito è aperto".

Le reazioni

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Da Salvini a Toti, passando per la Meloni le reazioni dell'opposizione sono tutte negative. Togliere il voto ai pensionati? E' un'idea che è vista solo come una provocazione, anche dallo stesso Pd. "Ci siamo battuti per avere il suffragio universale e ce lo teniamo stretto" afferma infatti Massimiliano Smeriglio (Pd) a margine del confronto con Roberta Lombardi (M5S) alla Link University.

"Chiaramente una provocazione anticostituzionale e totalmente fuori luogo, perché gli anziani andrebbero rispettati e non derisi". È quanto afferma all'Adnkronos, Vincenzo Costa, presidente nazionale di Auser, associazione impegnata per l'invecchiamento attivo e la valorizzazione degli anziani nella società, commentando la proposta di Grillo.

Sulla stessa lunghezza d'onda, la Comunità Papa Giovanni che tramite il presidente Giovanni Paolo Ramonda, parla di "grave violazione dei diritti fondamentali di una ampia parte di popolazione italiana, nonché un tradimento della Costituzione".

Togliere voto ad anziani? Il premier ironizza "facciamo sondaggi"

"Adesso non l'ho letto, però voglio dire ... facciamo dei sondaggi, vediamo qual è l'orientamento di voto e poi decidiamo, va'". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi in conferenza stampa a Bruxelles, rispondendo con una battuta alla richiesta di un commento sul post pubblicato da Beppe Grillo.

13 milioni di elettori in meno ... e gli eletti?

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Snocciolando qualche dato, se la provocazione di Grillo dovesse essere presa sul serio, secondo i dati Istat, considerando gli over 65 come anziani, ben più di 13 milioni di uomini e donne sarebbero privati del diritto di voto.
Ma a questo punto la domanda è lecita: la proposta riguarda solo l'elettorato attivo o anche quello passivo?
Perchè per "par conditio", gli anziani perderebbero anche il diritto di candidarsi...

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Data: 18/10/2019 22:00:00
Autore: Marina Crisafi