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Rottamazione-ter: una possibilità per i ritardatari

Chi ha saltato la scadenza del 31 luglio potrà versare la prima o unica rata della rottamazione-ter entro il prossimo 2 dicembre


di Gabriella Lax – Nuova chance per i ritardatari. Per quanto riguarda la rottamazione-ter, chi ha saltato la scadenza del 31 luglio potrà versare la prima o unica rata entro il prossimo 2 dicembre.

Rottamazione, nuova scadenza per i ritardatari

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A stabilirlo la bozza di decreto legge fiscale appena approvato dal Governo, che proroga i termini di scadenza e concede più tempo a chi non si è ancora messo in regola con la rottamazione delle cartelle, che scadeva alla fine di luglio, offrendo una dilazione lunghissima per pagare. La ratio sta nel fatto che, in teoria, si potrebbe obiettare una disparità di trattamento tra chi ha aderito entro il 30 aprile e chi, invece, ha deciso di farlo entro il 31 luglio, considerando che si tratta della stessa identica rottamazione.

Dilazione, chi ne può beneficiare?

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Potranno usufruire della proroga sia i soggetti che avevano presentato domanda per la rottamazione-ter a fine aprile, sia chi aveva aderito alla rottamazione bis, saltando il pagamento del 7 dicembre 2018. In particolare chi aveva versato entro il 7 dicembre le rate che sarebbero scadute a luglio, settembre e ottobre 2018, rientrava nella rottamazione-ter, con diritto di pagare le somme residue in 10 rate, con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno. Chi non ha rispettato la scadenza di dicembre ha potuto presentare la domanda di rottamazione-ter, con pagamento della prima rata sempre alla fine dello scorso mese di luglio e, in caso di mancato pagamento della prima rata entro il termine stabilito in principio, potrà rientrare nella procedura agevolata effettuando il versamento entro il prossimo mese di novembre. Se il debitore ha versato in ritardo la rata di luglio non deve fare nulla poiché è rimesso in termini in modo automatico.

Si potrà rateizzare?

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La bozza però nulla stabilisce a proposito della rateizzazione le somme. Si potrebbe tuttavia ipotizzare che riguardo chi ha aderito alla rottamazione-ter, le rate dovrebbero passare da 18 a 17 e la prima fissata in misura pari al 20% del dovuto; per chi arriva dalla rottamazione-bis (oppure per i soggetti colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2016 nell'Italia Centrale) le rate, di pari importo, dovrebbero passare da 10 a 9. Per una definizione di questo punto si resta in attesa di sviluppi.

Data: 23/10/2019 10:45:00
Autore: Gabriella Lax