Responsabilità del medico specializzando
di Valeria Zeppilli – Il medico specializzando non può essere considerato solo un soggetto in formazione: egli ha già conseguito la laurea in medicina e, pur avendo un'autonomia d'azione limitata, quando compie delle attività mediche può ben essere chiamato a risponderne penalmente.
Lo specializzando non è un mero esecutore di ordini
Autonomia vincolata
Da un lato, la circostanza che si tratti di medico, seppur specializzando, determina l'impossibilità di disconoscere che, comunque, una certa autonomia gli deve essere riconosciuta; dall'altro lato, la circostanza che è in corso la sua formazione specialistica comporta che, in ogni caso, ogni attività deve essere sempre svolta sotto le direttive del tutore.
Insomma: gli specializzandi hanno un'autonomia che è vincolata ma che, allo stesso tempo, non può che ricondurre agli stessi le attività compiute direttamente.
La colpa per assunzione
Di conseguenza, il medico specializzando che è chiamato a compiere delle attività che non è in grado di compiere, o che non si ritiene in grado di compiere, deve rifiutarne lo svolgimento.
In caso contrario, se ne assume la responsabilità sotto tutti i punti di vista.
Ci si trova, in sostanza, di fronte a un'ipotesi di colpa per assunzione che, come ricordato dalla stessa Corte di cassazione, è ravvisabile in colui che "cagiona un evento dannoso essendosi assunto un compito che non è in grado di svolgere secondo il livello di diligenza richiesto all'agente modello di riferimento".
Data: 05/11/2019 16:00:00Autore: Valeria Zeppilli