Casse professionali: pensioni anche nelle unioni civili
Non solo reversibilità, ma anche altre prestazioni. Le Casse professionali si uniformano all'equiparazione sancita dalla Legge Cirinnà tra coniugi e uniti civilmente
di Lucia Izzo - Le Casse professionali aprono ai diritti pensionistici spettanti anche alle unioni civili. Una conseguenza di quanto previsto dalla legge Cirinnà che, oltre ad averle disciplinate e ad averne regolamentato il funzionamento, ha altresì previsto che in molti casi le suddette unioni siano equiparate alla disciplina prevista per i coniugi.
L'art. 1, comma 20, della L. n. 76/2016, prevede infatti che "al solo fine di assicura l'effettività della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall'unione civile tra persone dello stesso sesso, le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso".
Fanno eccezione le sole norme del codice civile non richiamate espressamente nella legge Cirinnà, nonché le disposizioni di cui alla legge n. 184/1983 (Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori)
Come riporta il Sole 24 Ore, diverse sono state le soluzioni adottate dalle Casse professionali per allinearsi a quanto previsto dalla legge Cirinnà. Non tutti hanno reagito in maniera analoga e le innovazioni sono arrivate (o stanno arrivando) in ordine sparso.
- Consulenti del lavoro
- Commercialisti e notai
- Avvocati e unioni civili: Cassa Forense aggiornerà la modulistica
Consulenti del lavoro
[Torna su]
Prendendo le mosse dalla legge n. 76/2016, Enpacl (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro) ha introdotto espresse modifiche ritoccando l'art. 20 del proprio regolamento di previdenza e assistenza
Le innovazioni, che saranno operative a partire dal 1° gennaio 2020, hanno l'effetto di sancire in maniera esplicita la parificazione tra coniuge e persona unita civilmente per quanto riguarda alcuni diritto, ovvero quello alla pensione di reversibilità, alle provvidenze straordinarie e indennità erogate in condizioni di bisogno.
Quanto all'assistenza sanitaria integrativa, si prevede che la polizza stipulata per gli iscritti possa essere estesa, su base volontaria e a proprie spese, non solo a coniugi e uniti civilmente, ma anche ai familiari, conviventi inclusi.
Commercialisti e notai
[Torna su]
Altre Casse professionali, pur senza innovare direttamente i propri regolamenti, hanno comunque proceduto all'equiparazione
La Cassa del Notariato ha ritenuto superfluo formalizzare il recepimento della Legge Cirinnà nei propri regolamenti, in quanto il tenore delle disposizioni appare "chiaro e inequivoco" e dunque idoneo ad avere diretta e immediata applicazione.
Anche la Cassa dei Commercialisti ha optato per il riconoscimento automatico, da cui discende la possibilità di riconoscere una serie di misure anche agli uniti civilmente, al pari di quanto avviene per i coniugati: oltre alla pensione ai superstiti, vi rientrano interventi economici in caso di bisogno, contributi per assistenza domiciliare od ospitalità in case di riposo/istituti ricovero.
Entrambe le Casse professionali, inoltre, contemplano la facoltà di estendere la copertura sanitaria integrativa al nucleo familiare, in cui vengono fatti rientrare, non solo, il coniuge, ma anche l'unito civilmente e il convivente more uxorio.
Avvocati e unioni civili: Cassa Forense aggiornerà la modulistica
[Torna su]
Tra le previdenze professionali, solo Cassa Forense ha dichiarato di aver effettivamente ricevuto nel 2019 un'istanza, presentata da persona unita civilmente (dal 2016) a un avvocato iscritto, volta a ottenere la pensione di reversibilità. Domanda che ha trovato accoglimento stante le previsioni della L. n. 76/2016.
Infatti, anche Cassa Forense rientra tra quelle che ha ritenuto non necessario procedere a modifiche esplicite del proprio regolamento poiché, come spiegato dai dirigenti, la legge Cirinnà "ha avuto l'effetto di sostituire in automatico i riferimenti al coniuge con la persona unita civilmente anche nel nostro regolamento".
La Cassa ha dichiarato di essere altresì al lavoro per aggiornare la modulistica con cui richiedere le pensioni. Nel dettaglio,  i nuovi moduli che contemplano l'opzione per le unioni civili dovrebbero arrivare "entro l'anno".
Autore: Lucia Izzo