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Assegno di divorzio alla ex che rifiuta una nuova occupazione

Per la Cassazione, l'assegno divorzile di 300 euro riconosciuto in sede d'Appello alla ex moglie le spetta anche se la stessa ha rifiutato nuove offerte di lavoro


di Annamaria Villafrate - Con ordinanza n. 30638/2019 (sotto allegata) la Cassazione ribadisce in sede di legittimità in diritto della ex moglie all'assegno divorzile di 300 euro riconosciutole dalla corte d'Appello. Per gli Ermellini, al fine di escludere il diritto a questa misura non è decisivo che la donna sia bilingue e abbia ricevuto offerte di lavoro, così come sulla questione delle pregresse esperienze lavorative la corte non può pronunciarsi perché già esaminate dai giudici di merito.

Obbligo assegno di divorzio

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La Corte d'Appello accogliendo le richieste di una ex moglie e riformando in parte la sentenza di primo grado, stabilisce l'obbligo a carico dell'ex marito di corrispondere un assegno mensile di 300 euro oltre rivalutazione Istat.

Ex moglie giovane e con esperienza...

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Avverso la decisione del giudice dell'impugnazione ricorre in Cassazione l'ex marito lamentando tra i vari motivi del ricorso come la Corte d'Appello abbia erroneamente ritenuto la ex moglie in stato di bisogno.

Stando infatti alle dichiarazioni del marito la donna è perfettamente in grado di trovare un'occupazione in quanto parla il tedesco, è relativamente giovane e ha già maturato esperienza come impiegata e commessa. La Corte non avrebbe inoltre richiesto la documentazione relativa alla sua situazione reddituale, non avrebbe esaminato i documenti prodotti in atti, trascurando altresì di tenere conto dei cespiti mobiliari e immobiliari di proprietà della donna e non prendendo neppure in considerazione gli inadempimenti della stessa agli accordi di separazione.

Per l'ex marito rileva inoltre ai fini della nullità della sentenza, l'omesso esame di fatti decisivi come appunto la conoscenza di una lingua straniera, le precedenti esperienze lavorative della ex moglie e le offerte di lavoro ricevute dalla donna nella località turistica in cui risiede, il possesso di cespiti mobili e immobili, la disponibilità della casa coniugale e il mancato rispetto degli accordi di separazione.

Assegno divorzile all'ex moglie ha rifiutato nuove offerte di lavoro

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La Cassazione con ordinanza n. 30638/2019 rigetta il ricorso, ritenendo inammissibile il suddetto motivo di ricorso in quanto finalizzato a ottenere una ricostruzione fattuale impossibile in sede di legittimità. Per gli Ermellini "le argomentazioni della corte di merito mirano a pervenire all'accertamento, fattuale e concreto, circa la sussistenza dei presupposti di fatto dell'assegno divorzile, essendo la sentenza impugnata fondata su una pluralità di riscontri probatori, onde si tratta di una valutazione delle circostanze diversa e alternativa a quella prospettata nel ricorso con conseguente conclusione d'inammissibilità per tali profili".

I fatti menzionati dal marito ricorrente per escludere il diritto della ex moglie all'assegno divorzile, come la conoscenza del tedesco e le offerte di lavoro ricevute dalla donna nel luogo turistico in cui la stessa è residente non risultano decisivi ai fini del decidere o già esaminati.

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Data: 27/11/2019 22:00:00
Autore: Annamaria Villafrate