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Niente luce e gas per chi è moroso

Su questa tematica che interessa sempre più cittadini Federconsumatori chiede un tavolo di confronto con il governo e con l'Arera


di Gabriella Lax – Niente luce e gas per chi è moroso con banche e finanziarie. La denuncia arriva da Federconsumatori: viene negata l'attivazione di nuovi contratti di energia elettrica e gas, a cittadini che risultano morosi nei confronti di finanziarie e istituti bancari. Per questo la Federazione chiede un incontro urgente col Governo e con l'Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).

Niente contratti gas e luce, violata la privacy

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Nella situazione, afferma Federconsumatori, il primo dato che viene rilevato è come possano le compagnie che gestiscono le utenze di energia elettrica e gas avere accesso ai dati relativi alle situazioni debitorie dei cittadini, trattandosi di dati così sensibili e delicati saltano completamente le garanzie previste dalla normativa sulla privacy. In ogni caso, sottolinea la Federazione «Non spetta all'azienda che eroga l'energia sindacare chi abbia diritto o meno all'attivazione dei servizi, a maggior ragione dal momento che l'azienda non può né è tenuta a conoscere la situazione in cui versano gli utenti discriminati attraverso tale politica».

In realtà, come chiarisce SoStariffe, le informazioni si ottengono attraverso la consultazione del Sic, il sistema di informazioni creditizie, nel quale sono contenute le specifiche di tutti i pagatori che hanno contratto debiti con banche; società finanziarie; enti pubblici e così via. Ma, se per i gestori che operano nel mercato libero, in relazione a queste conoscenze, è legittimo rifiutare l'attivazione di un contratto a un cliente che potrebbe rivelarsi insolvente dal punto di vista dei pagamenti, non possono farlo gli operatori in Maggior Tutela. L'unico caso considerato legittimo nel quale una società che opera nel mercato tutelato può rifiutarsi di attivare una nuova fornitura di luce e/o gas è quello in cui un cliente che era uscito dalla Maggior Tutela ci rientra, ma aveva accumulato dei debiti nei confronti della vecchia società.

I morosi incolpevoli

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Un'altra ipotesi che viene presa in considerazione da Federconsumatori è quella morosi incolpevoli, quelle persone che si sono trovate a subire un licenziamento o che si trovano in cassa integrazione e che, per questo, non riescono a far fronte ai propri debiti. Oppure i casi estremi di vittime di ludopatia o vittime di violenza che, a causa del contesto sociale complesso e di estremo disagio in cui vivono, riscontrano molta difficoltà nel reinserimento nella società, ancora di più se vengono loro negati i servizi minimi.

Le richieste di Federconsumatori

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Considerato il numero di denunce da parte dei cittadini in aumento, di giorno in giorno, Federconsumatori chiede al Governo e all'Arera «l'avvio di un tavolo di confronto per definire al più presto un canale "preferenziale" per i cittadini in forte disagio economico o sociale, affinché vengano attivati gli opportuni strumenti di tutela».

Data: 01/12/2019 22:00:00
Autore: Gabriella Lax