Reddito di cittadinanza più semplice per gli stranieri
di Gabriella Lax – In attesa del decreto attuativo sono passati tanti mesi senza che gli extracomunitari che avevano presentato la domanda di reddito di cittadinanza potessero avere risposte. Del 3 dicembre scorso l'annuncio dell'Inps sullo sblocco dell'iter.
- Il lungo stop al reddito di cittadinanza per stranieri
- Reddito di cittadinanza per extracomunitari, le indicazioni dell'Inps
- Domanda presentata prima di aprile 2019
- Domanda presentata dopo aprile 2019
Il lungo stop al reddito di cittadinanza per stranieri
L'ok è arrivato con il decreto firmato il 21 ottobre scorso dai ministeri del Lavoro e degli Esteri che attua quanto era stato previsto da un emendamento della Lega: finalmente l'Inps può far procedere i pagamenti e scongelare le domande anche per i cittadini extra Ue. La modifica della Lega in sede di conversione del testo stabilisce che gli extracomunitari dovranno presentare una certificazione di reddito e patrimonio rilasciata dallo Stato di appartenenza e, ovviamente, la restante parte di documentazione richiesta per accedere al beneficio. La stessa modifica prevede anche che siano definiti gli Stati non appartenenti all'Unione europea nei quali è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni. In attesa di risposte le domande presentate all'Inps da aprile 2019 dai cittadini extracomunitari erano rimaste nel limbo, senza risposte. Per coloro che avevano presentato domanda nel breve periodo tra la pubblicazione del "decretone" e la sua conversione in legge, previsto un regime "transitorio" di sei mesi durante si poteva aggiornare la propria documentazione in base alle nuove norme. Scaduti i termini e senza decreto interministeriale: l'erogazione del sussidio era stata interrotta.
Reddito di cittadinanza per extracomunitari, le indicazioni dell'Inps
Con il messaggio n. 4516 del 3 dicembre, l'Inps fornisce indicazioni per i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che hanno presentato domanda di erogazione del Reddito o della Pensione di Cittadinanza. Per l'accoglimento della domanda, i cittadini extracomunitari devono integrare la richiesta con una certificazione attestante i requisiti reddituali e patrimoniali, e la composizione del nucleo familiare. Nel messaggio sono riportati, inoltre, i casi di esclusione da quest'obbligo. a disciplina del Rdc/Pdc prevede, per i cittadini di stati non Ue, l'obbligo di produrre insieme alla domanda una certificazione dell'autorità estera, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare italiana, per comprovare i requisiti reddituali e patrimoniali, nonché la composizione del nucleo familiare. Dall'obbligo sono esclusi i cittadini: aventi lo status di rifugiato politico; per i quali convenzioni internazionali dispongano diversamente; nei quali è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni. L'individuazione dei Paesi relativi all'ultima ipotesi è stata rimessa a un apposito decreto per la definizione, inoltre, anche della documentazione da produrre. Nelle more, l'Inps ha sospeso tutte le domande presentate da stranieri non Ue.
Domanda presentata prima di aprile 2019
Per gli extracomunitari che hanno presentato domanda prima di aprile, ci sono due alternative: chi proviene da un Paese non inserito nella lista, completata l'integrazione delle dichiarazioni già rese a marzo scorso, potrà continuare a ricevere i pagamenti. Per i cittadini degli Stati presenti nell'elenco, invece, è necessario prima «produrre alla Struttura Inps territorialmente competente la certificazione».
Domanda presentata dopo aprile 2019
Nel caso di cittadini extracomunitari degli Stati o territori non inclusi nel decreto, la cui domanda è stata accettata dall'Inps, «saranno disposti il rilascio della carta Rdc e il contestuale invio della prima disposizione di pagamento a Poste Italiane. Previa verifica della permanenza dei requisiti si provvederà al successivo invio – con cadenza quindicinale – delle eventuali mensilità arretrate maturate». Arriverà poi l'assegno previsto, oltre agli arretrati. Per gli altri cittadini extra Ue, costretti a presentare la certificazione del Paese di appartenenza, l'iter resta invece ancora bloccato in attesa della documentazione che dovrà essere «tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare italiana».
Data: 10/12/2019 07:00:00Autore: Gabriella Lax