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IVASS: il contenzioso Rc auto e natanti 2018

I dati del Bollettino statistico IVASS sulla situazione del contenzioso assicurativo 2010-2018 nel settore Rc auto e Natanti


di Roberto Paternicò - L'IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha pubblicato il Bollettino statistico sulla situazione del contenzioso assicurativo nella R.C.A. e Natanti (responsabilità civile autoveicoli e natanti), aggiornato al 2018.

Bollettino Ivass contenzioso Rc auto e natanti

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Viene evidenziata, ancora, una significativa conflittualità nel settore, in particolar modo, per le controversie concernenti: la liquidazione dei sinistri, l'attribuzione delle responsabilità, la quantificazione del danno ovvero i dinieghi delle imprese di assicurazione di concedere l'accesso agli atti del fascicolo del sinistro trattato.
Lento e difficile risulta lo smaltimento del contenzioso pendente, nonostante l'intervento dell'IVASS che, con un monitoraggio costante sulle imprese di assicurazione, intende sensibilizzare il mercato sulle possibilità di ridurre il contenzioso assicurativo. L'attento presidio organizzativo nella prevenzione e gestione del rischio rappresentano il presupposto imprescindibile sia per una sana e prudente gestione dell'impresa assicurativa che per la riduzione dei costi impropri e il contenimento dei prezzi di tariffa.
Il numero di cause pendenti, anche, ultra quinquennali, è ancora elevato a causa della durata dei processi, determinando forti disagi per i danneggiati e l'impiego di risorse finanziarie, di lungo periodo, per coprire il pagamento dei sinistri riservati, comprimendo, altresì, i risultati del conto economico delle imprese.
I lunghi periodi del contenzioso pendente incidono, quindi, negativamente sia sul livello dei premi assicurativi sia sull'attribuzione del "malus" tariffario al responsabile del sinistro che avviene soltanto con la registrazione del pagamento del sinistro.

La situazione del contenzioso assicurativo R.C.A. e Natanti

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Al 31 dicembre 2018 il numero delle cause pendenti, in ogni grado di giurisdizione, è pari a 230.777 (-6% circa del 2017) e con una contrazione, nel periodo 2010-2018, di circa -24% rispetto al 2010;
- nel periodo 2010-2018 il numero dei sinistri a riserva si riduce del -36%, passando da 1.667.938 del 2010 a 1.069.774 del 2018. Una riduzione che, presumibilmente, può essere dipesa dalla crisi economica che ha ridotto la circolazione dei veicoli con la relativa diminuzione dei sinistri nonché dai sistemi di sicurezza adottati sui nuovi veicoli. In termini, invece, d'impatto economico, probabilmente, si sono fatti sentire gli effetti della nuova normativa sulle lesioni micro-permanenti (Legge n. 27/2012);
- per quanto concerne i sinistri riservati, invece, la frequenza delle cause, nello stesso succitato periodo, risulta crescente per i primi cinque anni (dal 18,2% del 2010 al 24% del 2014, valore massimo) e si attesta al 21,6% nel 2018. Una causa ogni 5 sinistri a riserva;
- le cause civili e penali pendenti a fine 2018 nei rami r.c. auto e natanti, in ogni grado di giurisdizione, sono stati pari a n. 230.777 (-6% rispetto al 2017 con n.245.476 e -24% rispetto al 2010). Il numero dei nuovi sinistri, portati a processo nel 2018 (n.66.760) sono in decremento con una variazione del -47,6% rispetto al 2010;

La durata dei processi

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L'elevata durata dei processi incide negativamente, anche, nel contenzioso assicurativo, determinando una bassa velocità di smaltimento delle cause pendenti, in generale al 31 dicembre 2018, si osserva che:
- il numero complessivo delle cause civili pendenti è pari a n.228.139 (-6% rispetto al 2017);
- le cause penali sono 2.638 in aumento di +9,7%;
- la differenza tra le cause civili promosse e chiuse mostra un saldo pari a -10.476 (-2.708 nel 2017), con una riduzione del contenzioso pendente, dato dal minor numero di cause aperte;
- per quanto concerne l'ammontare degli importi si registrano: 5,7 miliardi di euro di cui 311 milioni per cause penali. Un peso del 32% sulla riserva sinistri complessiva dei rami r.c. auto e natanti e con importo riservato medio per causa pendente di circa 24.000 euro.

Il contenzioso civile di I grado

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Per quanto concerne il contenzioso civile di I grado (216 mila cause) si evidenzia:
- una concentrazione del contenzioso in Campania, ove figura il 39% del totale nazionale (Napoli 26%), per un importo a riserva di 1,1 miliardi, e nel Lazio (14%);
- la frequenza delle cause in termini di numero sinistri a livello nazionale è pari al 20,4% dei sinistri a riserva, una causa ogni 5 sinistri a riserva, con punte del 45% a Caserta e del 44% a Napoli;
- le sentenze favorevoli alle imprese costituiscono in numero il 16% e in valore il 12% del totale;
- le cause chiuse con transazione sono pari in numero al 46% e in valore al 56% del totale. La transazione su "an" e "quantum" è lo strumento più utilizzato dalle parti per risolvere le cause;
- i contenziosi chiusi con soccombenza dell'impresa assicurativa sono pari in numero al 21% e in valore al 32% del totale;
- la velocità di evasione del contenzioso a livello nazionale raggiunge in numero il 37% e in importo il 18%;

- la velocità di evasione del contenzioso a livello nazionale raggiunge in numero il 37% e in importo il 18%;
- l'importo a riserva per cause civili chiuse con transazione o soccombenza della compagnia di assicurazioni, ancora, da liquidare è pari a 292 milioni (516 milioni nel 2017), di cui 70 milioni riferiti a Napoli e 26 milioni a Roma.
Infine:
- le cause civili pendenti segnano un picco di 45.945 (pari ad un quinto del totale) in relazione ai sinistri avvenuti nel 2016 e in corrispondenza del termine prescrizionale di due anni. Nel 2018 sono state promosse numerose cause civili di I grado, pari al 28% del totale su sinistri pregressi, evidenziando una lenta formazione del contenzioso;
- le cause civili ultra quinquennali di I grado in numero sono il 26% delle cause totali e in relazione all'importo il 47%, evidenziando una lenta eliminazione del contenzioso pendente.

Il contenzioso civile di II e III grado

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A fine 2018 sono pendenti 11.765 cause, in diminuzione del -9,6% rispetto al 2017 (13.008 nel 2017) e costituite per l'87% da cause ultra quinquennali;

- nel 2018 si registrano 6.463 procedimenti innanzi i Tribunali (7.032 nel 2017);
- presso le Corti d'Appello nel 2018 vi sono 4.564 procedimenti (5.543 nel 2017) in diminuzione del -18% rispetto al 2017 e del -33% rispetto al 2010 (6.820);
- le cause presso la Corte di Cassazione sono 355, in calo di -18% rispetto al 2017 (433);
- le cause civili di II e III grado pendenti al 31 dicembre 2018 registrano un importo complessivo a riserva di 477 milioni (525 milioni nel 2017), di cui 427 milioni per cause con danni alla persona (90% del totale);
- l'importo medio a riserva è di 40.567 euro (43.526 euro a fine 2016, -6,8%);
- le cause civili ultra quinquennali per importo sono pari al 96% del totale, evidenziando così una lenta eliminazione del contenzioso pendente. In particolare, le somme a riserva relative ai sinistri, con anno di avvenimento 2010 e precedenti, sono pari al 79% del totale.
Data: 14/12/2019 15:00:00
Autore: Roberto Paternicò