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Voli di Stato: cosa sono e come funzionano

Solo alcuni viaggi rientrano tra i c.d. voli di Stato e non tutti possono beneficiarne. Vediamo cosa si intende per volo di Stato e qual è la disciplina


di Lucia Izzo - L'argomento dei voli di Stato risulta particolarmente "sensibile", in particolare per quanto riguarda i costi e gli sprechi perpetrati sfruttando questo sistema. Molto spesso le cronache si sono soffermate sugli abusi operati da membri della politica nostrana nell'utilizzo di questo strumento di trasporto la cui disciplina non appare sempre facilmente comprensibile, complice la frammentarietà delle fonti.

Cerchiamo di fare ordine:

Aeromobili di Stato

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Il Codice della navigazione parte dalla definizione di "aeromobili di Stato" all'art. 744, chiarendo che sono aeromobili di Stato quelli militari e quelli di proprietà dello Stato, impiegati in servizi istituzionali dalle Forze di Polizia, della Dogana, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del Dipartimento della protezione civile, o in altro servizio di Stato. Tutti gli altri aeromobili sono considerati privati.
Salvo non sia diversamente stabilito da convenzioni internazionali, agli effetti della navigazione aerea internazionale, sono considerati privati anche gli aeromobili di Stato, ad eccezione di quelli militari, di dogana, di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.


Agli aeromobili di Stato sono equiparati gli aeromobili utilizzati da soggetti pubblici o privati, anche occasionalmente, per attività dirette alla tutela della sicurezza nazionale.

Voli di Stato: cosa sono

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Per trovare un accenno ai voli di Stato bisogna, invece, soffermarsi sull'art. 746 cod. nav., il cui ultimo prevede che sia un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri a stabilire i criteri e le modalità per l'attribuzione della qualifica di volo di Stato all'attività di volo esercitata nell'interesse delle autorità e delle istituzioni pubbliche.
Da ciò si evince, dunque, che la qualifica di volo di Stato non dipende dall'aeromobile, bensì è correlata all'attività di volo da questo espletata. Inoltre, viene in rilievo una peculiare connotazione finalistica caratterizzante il volo di Stato, ovvero l'essere effettuato nell'interesse di autorità e istituzioni pubbliche.
La materia, oltre che dal codice della navigazione, è stata disciplinata anche da numerose altre fonti. Si menzionano, ad esempio, il d.P.C. 23 gennaio 2008, che ha attuato la summenzionata disposizione codicistica, oppure la direttiva Presidente Consiglio dei ministri 23 settembre 2011, sul trasporto aereo di Stato, nonché la circolare del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 10 maggio 2013 sulle modalità di concessione del trasporto aereo di Stato.

Trasporto aereo di Stato: tipologie e finalità

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Un intervento significativo sul tema si è avuto con il decreto legge 98/2011 (conv., con modificazioni, in l. 111/2011) che, con finalità di contenimento di spesa, ha precisato quali soggetti possono utilizzare i voli istituzionali (c.d. "aerei blu").
A tale decreto ha fatto seguito la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2011 in materia di trasporto aereo di Stato che ha precisano come il trasporto aereo di Stato fornisca supporto all'espletamento delle funzioni istituzionali delle più elevate autorità, alla tutela della sicurezza nazionale e, in conformità agli articoli 2 e 32 della Costituzione, concorre alla protezione dei soggetti esposti a minaccia o pericolo, alla salvaguardia della vita umana e della salute
Pertanto, dalla normativa in materia, si evince che la qualifica "volo di Stato" può essere riferita a differenti fattispecie di trasporto aereo, ovvero:
1. trasporto di Stato istituzionale;
2. trasporto di Stato per finalità di sicurezza;
3. trasporto di Stato per finalità di protezione;

4. trasporto di Stato per ragioni sanitarie d'urgenza;
5. trasporto di Stato per ragioni umanitarie.

Volo di Stato: destinatari istituzionali

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Per quanto riguarda i voli istituzionali, il menzionato decreto legge 98/2011 ha stabilito che dovranno essere limitati a una serie di soggetti. Si tratta, nel dettaglio, di:
- Presidente della Repubblica;

- Presidenti di Camera e Senato;
- Presidente del Consiglio dei Ministri;
- Presidente della Corte Costituzionale.
La direttiva del 23 settembre 2011 ha soggiunto che, nei confronti di tali soggetti, il trasporto aereo di Stato è sempre disposto in relazione alla finalità di conferire certezza nei tempi e celerità nei trasferimenti per attendere più efficacemente allo svolgimento dei compiti istituzionali, nonché per garantire il livello di sicurezza o il trattamento protocollare connesso al rango della carica rivestita.
Previa richiesta formulata ai sensi della direttiva stessa, il trasporto di Stato viene concesso anche agli ex Presidenti della Repubblica.

Voli di Stato autorizzabili in via eccezionale

Anche altri soggetti potranno beneficiare dei voli di Stato, precisa il D.L. n. 98/2011, ma si tratta di situazioni eccezionali per le quali sarà necessario ottenere una specifica autorizzazione, soprattutto con riferimento agli impegni internazionali. Per finalità di trasparenza, tali eccezioni verranno, inoltre, rese pubbliche sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, salvi i casi di segreto per ragioni di Stato.

La direttiva del 23 settembre 2011, integrando questa premessa, ha soggiunto che, in via eccezionale, il trasporto aereo può essere disposto per i componenti del Governo e per le delegazioni ufficiali degli Organi costituzionali.
Costoro potranno ottenere l'autorizzazione solo se sussistano, congiuntamente:
- comprovate, imprevedibili ed urgenti esigenze di trasferimento connesse all'efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l'impossibilità di provvedere ai trasferimenti con voli di linea;
- l'accertata indisponibilità di altre modalità di trasporto compatibili con lo svolgimento di dette funzioni.
Sarà, inoltre, possibile disporre il trasporto aereo di Stato per Capi di Stato o di Governo, alte Autorità estere ed esponenti di Organismi di rilevanza sovranazionale, ma solo quando lo richiedano il protocollo, le consuetudini e gli obblighi internazionali e la cura degli interessi della Repubblica.

Trasporto aereo di Stato: altre tipologie

Oltre ai voli istituzionali, altri scopi potranno giustificare il trasporto aereo di Stato, ad esempio per rispondere a finalità di sicurezza, ovvero a supporto delle attività degli Organismi preposti alla tutela della sicurezza nazionale, a richiesta degli Organi di vertice degli stessi.
Il trasporto aereo di Stato per ragioni sanitarie d'urgenza viene invece disposto, limitatamente all'ambito nazionale, in favore di cittadini italiani gravemente ammalati o traumatizzati, nei casi di imminente pericolo di vita accertato dalla struttura sanitaria pubblica competente, quando sia stato verificato che non siano trasportabili con altri mezzi e non sussista, nel luogo ove si trovano, la possibilità di fornire adeguata assistenza.

Tale disposizione trova applicazione anche in caso di interventi sanitari da eseguire entro limiti di tempo assolutamente determinati ed improrogabili (es. trapianti di organi, trasporto di materiale da trapianto o del personale sanitario che provvede al prelievo o all'impianto degli organi).
Infine, è consentito il trasporto aereo di Stato per ragioni umanitarie nei confronti dei cittadini italiani, dimoranti nel territorio della Repubblica o all'estero, che versino in situazioni di grave pericolo connesse a epidemie o altre gravi calamità, qualora non siano disponibili altre modalità di trasporto, pubblico o privato, idonee a soddisfare l'esigenza di trasferimento. Resta salvo il trasporto disposto dalle autorità competenti con i mezzi dell'Aeronautica militare in occasione di gravissime emergenze umanitarie.

Criteri per concedere il volo di Stato

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Il trasporto aereo di Stato è disposto secondo criteri di economicità e di impiego razionale delle risorse, previa rigorosa valutazione dell'impossibilità, dell'inopportunità o della non convenienza dell'impiego di differenti modalità di trasporto, ovvero previa verifica delle specifiche esigenze di alta rappresentanza connesse alla natura della missione istituzionale supportata.

La valutazione della priorità è effettuata dall'Autorità concedente tenuto conto della disponibilità di aeromobili, delle caratteristiche tecniche degli stessi e dell'onerosità del loro impiego in rapporto alla rilevanza ed alla collocazione degli impegni addotti nella richiesta, nonché del rango protocollare delle Autorità richiedenti.
Non è ammessa la concessione del trasporto aereo di Stato per le tratte sulle quali sia presente il trasporto ferroviario e tale servizio, tenuto conto delle modalità di erogazione, risulti idoneo ad assicurare il trasferimento in tempi ed orari compatibili con gli impegni istituzionali della Personalità interessata

Richieste di concessione del trasporto aereo di Stato

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La Presidenza del Consiglio dei Ministri costituisce il centro di riferimento per la gestione amministrativa, tecnica e finanziaria, nonché la sede di coordinamento unitario del trasporto aereo di Stato in ogni sua forma.
L'impiego degli aeromobili di Stato è autorizzato esclusivamente dal Sottosegretario di Stato, specificamente delegato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su segnalazione e parere del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le richieste di concessione del trasporto aereo di Stato dovranno essere motivate e corredate dall'indicazione dei componenti della delegazione al seguito e delle altre persone eventualmente accreditate.

In particolare, ai sensi della Circolare 10 maggio 2013, ogni istanza di concessione di un volo di Stato dovrà avere una sintetica, ma dettagliata, relazione nella quale siano esposti, oltre alla precisa natura degli impegni ministeriali, elementi utili ai fini della valutazione politico-istituzionale sulla concessione del volo di Stato. Ancora, andranno precisate le circostanze e le attività, precedenti o successive alla missione, ostative all'uso di voli commerciali o altri mezzi di trasporto.

Pubblicità

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Oltre ad essere specificamente autoRizzati, i voli di Stato andranno pubblicati mensilmente nel sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l'indicazione della data di effettuazione, del soggetto destinatario e delle motivazioni, salvi i casi di segreto per ragioni di Stato.
Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri è presente l'Archivio voli ovvero una sezione che elenca tutti i voli di Stato effettuati dal 31esimo Stormo dell'Aeronautica militare, esclusi quelli relativi al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai presidenti di Camera e Senato e al Presidente della Corte Costituzionale.

Voli di Stato 2019

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La trasparenza in materia consente dunque di verificare chi profitta del volo del Stato, in quale data e per quale ragione. È sufficiente consultare l'elenco presente dal 2011 sul sito di Palazzo Chigi. In passato, venivano pubblicati i singoli viaggi, e dunque l'elenco era particolarmente numeroso. Lo dimostrano i ben 68 viaggi operati dall'ex Ministro Alfano in sei mesi tra il 2016 e il 2017.
Oggi, invece, viene indicata la "tratta" complessivamente considerata in occasione di quel viaggio. Di conseguenza, l'elenco appare più ridotto. Quest'anno, sul podio dei maggiori viaggiatori con voli di Stato, sale l'ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta (ben 17 viaggi e 49 decolli) seguita da Matteo Salvini, ex Ministro dell'Interno, e da Giovanni Tria, ex Ministro dell'Economia (5 viaggi e 10 decolli).

Guardando al nuovo Governo "giallorosso", in attività da settembre, la classifica è guidata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini (7 viaggi in 13 tratte). Secondi, a pari merito, il ministro dell'Economia Gualtieri e la ministra dell'Interno Lamorgese.

Salvini indagato per 35 voli di Stato

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Non di rado, il tema dei voli di Stati è finito sotto la lente della stampa (e dei giudici) in quanto le scelte dei politici in ordine ai trasporti di Stato non si sono sempre dimostrate integralmente rispettose dei dettami della normativa. Valutazioni che hanno scatenato polemiche particolarmente accese, in particolare alla luce del peso che tali spostamenti e viaggi hanno sul bilancio dello Stato.
Da ultimo, sotto inchiesta è finito il leader della Lega, Matteo Salvini, terzo sul podio dei maggiori voli di Stato nel 2019. Nel dettaglio, Salvini è indagato per abuso d'ufficio a causa di alcuni voli di Stato effettuati quando rivestiva la carica di Ministro dell'Interno. Nel mirino ci sono 35 voli effettuati utilizzando anche velivoli di Polizia e Vigili del Fuoco.
Dopo l'apertura del fascicolo da parte della Corte dei Conti, la vicenda è approvata alla Procura di Roma che ha iscritto l'ex vicepremier nel registro degli indagati e trasmesso le carte al Tribunale dei ministri di Roma, organo competente a valutare e approfondire la sussistenza di eventuali illeciti commessi durante l'esercizio delle funzioni ministeriali.


"Voli di Stato per cose di partito? No, tutti i voli di Stato, erano organizzati in giorni cui c'erano presenze istituzionali, da Platì a Reggio Calabria - si è difeso Salvini - io non prendo il volo di Stato per andare in vacanza, a differenza di quanto fa qualcun altro".
Data: 16/12/2019 11:00:00
Autore: Lucia Izzo