Apprendistato: sgravio totale
di Annamaria Villafrate - Sgravio contributivo del 100% per coloro che assumono giovani apprendisti di età compresa tra i 15 e i 25 anni e che impiegano lavoratori in numero pari o inferiore a nove. E' quanto prevede l'emendamento approvato dalla commissione bilancio alla manovra, che ieri è stata approvata dal Senato ed è ora alla Camera per il sì definitivo.
La misura non è una totale novità. Dal 2012 al 2016 infatti questo sgravio era stato previsto in favore delle aziende che stipulavano contratti di apprendistato di primo livello e che occupavano fino a 9 lavoratori. La CNA ha espresso la sua soddisfazione. In questo modo si contrasta la disoccupazione giovanile e si aiutano le imprese a formare e quindi a reperire più facilmente personale qualificato.
Sgravi del 100% per chi assume apprendisti
Un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato prevede lo sgravio totale da pagamento dei contributi per i datori di lavoro che assumono giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni a partire dal 2020. Il beneficio di durata triennale è previsto per i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e per il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Lo sgravio però richiede da parte dei datori il rispetto di un requisito numerico. Lo sgravio infatti è previsto per chi assume apprendisti e ha un numero pari o inferiore a 9 addetti. Conclusi i tre anni di sgravio, come si legge nel testo, resta fermo il livello di aliquota del 10%.
Obiettivo della disposizione
Come recita la norma, l'obiettivo primario dello sgravio è quello di favorire l'occupazione giovanile. Il CNA applaude all'emendamento perché la misura va a promuovere il lavoro giovanile nelle micro imprese e nel mondo dell'artigianato, un tessuto produttivo che necessita di maggiore sostegno e valorizzazione. Con questa misura inoltre queste piccole realtà produttive saranno sicuramente più facilitate nel formare e quindi trovare la manodopera necessaria, stante la difficoltà di reperire lavoratori qualificati.
I fondi destinati alla misura
Come si legge nel comma 2 dell'art 5 bis del testo della manovra: "Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 1,2 milioni di euro per l'anno 2020, 2,9 milioni di euro per l'anno 2021, 4 milioni di euro per l'anno 2022, 2,1 milioni di euro per l'anno 2023 e 0,5 milioni di euro per l'anno 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione" del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione, contemplato dall'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come incrementato dal comma 2, dell'articolo 99 della presente legge.
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Data: 18/12/2019 07:00:00Autore: Annamaria Villafrate