Brexit, ecco cosa cambia per chi viaggia
di Gabriella Lax – La data prevista per il divorzio tra Unione Europea e Regno Unito è il 31 gennaio 2020. Tanto tempo per arrivare ad una decisione ma adesso l'avvento della Brexit è imminente. Cosa implica la scelta del governo del Regno Unito per gli italiani? Per coloro che già vivono e lavorano nel Paese non cambierà nulla. Per tutti quelli che invece vorranno trasferirsi dopo il divorzio dalla Ue le cose potrebbero essere non facili.
Vediamo le tappe finali della Brexit e i principali cambiamenti:
- Brexit: le tappe finali
- Visto elettronico
- Ottenere i permessi di lavoro in Uk
- Voli e compagnie aeree
- Roaming telefonico
- Come cambia l'assicurazione sanitaria
Brexit: le tappe finali
In questi giorni è arrivato il primo sì del parlamento britannico (con 358 sì e 234 no) alla legge di ratifica della Brexit entro il 31 gennaio prossimo. L'iter proseguirà ora subito dopo la pausa natalizia, e secondo le attese i lavori di Westminster dovranno essere completati entro la prima metà di gennaio, in modo da garantire il divorzio entro la fine del mese. Tra il 7 e il 9 gennaio, come previsto dalla mozione governativa approvata dalla camera inglese, si avvierà il completamento dell'iter ai comuni della legge sull'uscita dalla Ue (Eu Withdrawal Agreement Bill).
Visto elettronico
Lo aveva già anticipato in campagna elettorale il ministro degli interni Priti Patel: la volontà è di introdurre un visto in stile americano, che permetterà di visitare ma non di risiedere nel Paese. Sarà necessario il passaporto biometrico e non più la carta d'identità, più facile da contraffare. Si dovrà ottenere la carta almeno tre giorni prima della partenza per la Gran Bretagna e servirà seguire una procedura online molto simile a quella che attualmente è in vigore per ottenere l'ESTA. Con questo visto, i turisti potranno fermarsi per non più di tre mesi scaduti i quali dovrà far ritorno a casa.Per rimanere in Gran Bretagna oltre i tre mesi, servirà un permesso di lavoro.
Ottenere i permessi di lavoro in Uk
Quanto ai permessi di lavoro, la selezione impone che siano privilegiati i lavoratori qualificati, per i quali nessuna difficoltà ad ottenere visti di durata medio lunga (5 anni), e conseguire una residenza. Per chi propone lavori più umili le cose saranno ben diverse: sarà necessario partire con un contratto di lavoro in tasca. Altrimenti c'è sempre il discorso del visto elettronico di 3 mesi, scaduti i quali dovranno lasciare il Paese.
Voli e compagnie aeree
Sembra che nel momento dell'uscita dall'unione europea le compagnie aeree inglesi potranno ancora operare. Certo è che cambieranno i documenti di viaggio e la validità della patente di guida.
Roaming telefonico
Per quanto riguarda i costi sul roaming telefonico, la legge dell'Unione, in vigore il 15 giugno del 2017, ci aveva abituato a viaggiare e a usare il telefono nei Paesi europei come se fossimo in Italia. E chiaro che l'uscita dall'Unione Europea comporterà conseguenze a chi si trova nel Regno Unito anche su questo piano.
Come cambia l'assicurazione sanitaria
Cambiamenti in vista anche per l'assicurazione sanitaria. I cittadini dell'Ue non saranno più in grado di accedere all'assistenza sanitaria nel Regno Unito con la loro tessera europea di assicurazione malattia. Bisognerà valutare, caso per caso, se l'assicurazione prevede assistenza in Paesi fuori dall'Unione. In caso negativo occorrerà sottoscrivere un'assicurazione privata a parte. Comunque è previsto un periodo di transizione valido fino al 31 dicembre 2020.
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Data: 24/12/2019 06:00:00Autore: Gabriella Lax