Saldi invernali in arrivo, ecco il calendario
di Gabriella Lax – Anche il 2019 non è stato un anno fruttuoso per i commercianti. Con l'avvento dei saldi invernali arriva dunque il momento per tentare di fare guadagni e, per i clienti, di iniziare la caccia agli articoli più convenienti.
L'economia non cresce
Secondo il quadro generale proposto dall'Istat sull'economia italiana «Per il 2019 si prevede un incremento dei consumi delle famiglie in termini reali (+0,6%) in rallentamento rispetto all'anno precedente, che si accompagnerebbe a un deciso aumento della propensione al risparmio» e, per il 2020, nessuna impennata ma soltanto «una crescita della spesa della stessa intensità (+0,6%), sostenuta dai miglioramenti del mercato del lavoro».
I saldi invernali regione per regione
In linea di massima la partenza dei saldi è prevista dal prossimo 4 gennaio, con alcune variazioni regionali Valle d'Aosta, Sicilia e Basilicata a fare da apripista già il 2 gennaio.
Ecco allora le date di inizio e fine dei saldi in tutto il Paese:
- Abruzzo: dal 4 gennaio al 4 marzo 2020;
- Basilicata: dal 5 gennaio al 1 marzo 2020;
- Calabria: dal 4 gennaio al 3 marzo 2020;
- Campania: dal 4 gennaio al 3 marzo 2020;
- Emilia-Romagna: dal 5 gennaio al 5 marzo 2020;
- Friuli Venezia Giulia: dal 4 gennaio al 31 marzo 2020;
- Lazio: dal 4 gennaio al 15 febbraio 2020;
- Liguria: dal 4 gennaio al 17 febbraio 2020;
- Lombardia: dal 4 gennaio al 5 marzo 2020;
- Marche: dal 4 gennaio al 1 marzo 2020;
- Molise: dal 5 gennaio al 4 marzo 2020;
- Piemonte: dal 4 gennaio al 29 febbraio 2020;
- Puglia: dal 5 gennaio al 28 febbraio 2020;
- Sardegna: dal 4 gennaio al 4 marzo 2020;
- Sicilia: dal 2 gennaio 2020 al 15 marzo 2020;
- Toscana: dal 4 gennaio al 3 marzo 2020;
- Trentino Alto-Adige: dal 4 gennaio al 15 febbraio 2020;
- Umbria: dal 5 gennaio al 4 marzo 2020;
- Veneto: dal 4 gennaio al 28 febbraio 2020;
- Valle d'Aosta: dal 5 gennaio al 31 marzo 2020.
Codacons, il decalogo antifregatura
Tempo di saldi ma anche tempo di fregature nascoste dietro ad acquisti che sono affaroni solo in apparenza.
Codacons tiene in allerta i consumatori e rinvia al decalogo per evitare di incappare in scelte sbagliate.
Ecco l'utile decalogo:
- Conservare sempre lo scontrino: perchè i capi in svendita si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare;
- Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, scatta il diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto;
- Arrivare con le idee chiare sugli acquisti in maniera da non farsi influenzare dai commercianti;
- Controllare la bontà del capo dalle etichette;
- Occhio alle vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce in saldo deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino;
- Scegliere gli articoli nei negozi di fiducia;
- Informarsi sui prezzi prima degli sconti: in modo da verificare l'effettività dello sconto praticato. Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Comprate solo nei negozi in cui il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato;
- Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e che non si possono provare;
- Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi;
- Infine, se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi ai vigili urbani o alle associazioni di tutela dei consumatori.
Data: 27/12/2019 17:30:00Autore: Gabriella Lax