Il paniere Istat 2020
di Gabriella Lax – Ci sono anche gli apparecchi acustici, la consegna dei pasti a domicilio, l'uso delle auto elettriche e altre voci nell'aggiornamento dell'Istat del paniere per l'inflazione 2020.
- 1. Paniere Istat 2020, le principali novità
- 2. Le nuove abitudini di spesa
- 3. I dati che preoccupano Uniconsum
Paniere Istat 2020, le principali novità
Ogni anno l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d'indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell'inflazione.
Come riferisce in una nota, per l'Istituto la prima novità è costituita dall'ampliamento dell'utilizzo dei prezzi registrati alle casse mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) a nuovi canali distributivi del commercio al dettaglio della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
In questo elenco si aggiungono e si potranno valutare beni alimentari confezionati, beni per la cura della casa e della persona, dei discount, delle piccole superfici di vendita e degli specialist drug che si aggiungono così a ipermercati e supermercati.
Nel paniere del 2020 utilizzato per il calcolo degli indici NIC (per l'intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.681 prodotti elementari (1.507 nel 2019), raggruppati in 993 prodotti, a loro volta raccolti in 410 aggregati.
Per il calcolo dell'indice IPCA (armonizzato a livello europeo) si utilizza invece un paniere di 1.700 prodotti elementari (1.524 nel 2019), raggruppati in 1.012 prodotti e 414 aggregati.
Le nuove abitudini di spesa
Sono state le abitudini di spesa delle famiglie, l'evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi, la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati, a dettare l'aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere. Per l'ingresso di nuovi prodotti rappresentativi dell'evoluzione nelle abitudini di spesa delle famiglie, sono da segnalare: tra i mezzi di trasporto, le automobili elettriche e ibride elettriche e il monopattino elettrico e, tra i servizi di ristorazione, il sushi take away e la consegna pasti a domicilio. entrano poi nel paniere il servizio di barba e baffi, i trattamenti estetici per uomo e gli apparecchi acustici.
Nessuno prodotto esce dal paniere nel 2020 poiché tutti quelli già presenti non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l'esclusione.
Ad arricchire la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati, sono inclusi nel paniere il servizio di lavatura e stiratura camicia (tra i servizi di lavanderia abiti) e l'applicazione dello smalto semipermanente (tra i trattamenti di bellezza).
I dati che preoccupano Uniconsum
Su alcuni dati però si sofferma, esprimendo preoccupazione, Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. «Al di là dei nuovi ingressi nel paniere, che condividiamo – afferma - siamo preoccupati per il calo record del peso della divisione Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, che scende del 9,8%, -1,0775 punti percentuali. Un crollo che non comprendiamo. Al di là della motivazione addotta, legata all'effetto rivalutazione e alla revisione dei dati effettuata dalla Contabilità Nazionale, si tratta di spese obbligate difficilmente comprimibili che mandano in tilt i bilanci delle famiglie e che ora avranno meno voce in capitolo nel calcolo finale dell'inflazione». E aggiunge «Incomprensibile, ad esempio, il calo del peso dell'acqua, -21%, raccolta rifiuti, -16,4%, energia elettrica, -10,3%, gas -21,8%. Mentre il calo di altre voci, come l'rc auto, è spiegabile da una riduzione del premio assicurativo, sfugge la riduzione di acqua e rifiuti, specie date le dimensioni di questa flessione».
Data: 05/02/2020 15:30:00Autore: Gabriella Lax