Anticipo Tfs–Tfr: decreto a Consiglio di Stato
La conferma del ministro Dadone: Il decreto sull'anticipo Tfs Tfr è stato trasmesso al Consiglio di Stato ed è in attesa di ricevere la bollinatura dal ministero dell'economia
di Redazione – Il decreto per l'anticipo Tfs – Tfr è stato inviato al Consiglio di Stato e si è in attesa di ricevere dal ministero dell'economia la bollinatura della relazione tecnica di accompagnamento. Lo conferma la ministra per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, in un post su Facebook. "Ancora poco e ci saremo" assicura la ministra "per dare un aggiornamento alle tante persone che mi scrivono per avere novità sull'anticipo del Tfs".
Anticipo Tfr – Tfs a tassi agevolati
Nel frattempo, spiega la Dadone, "stiamo definendo l'accordo quadro con Abi (l'associazione delle banche italiane), Inps e lo stesso dicastero dell'Economia per tutelare chi sceglierà di accedere al Tfs/Tfr anticipato con tassi agevolati, affinché, combinati alla misura di detrazione fiscale già riconosciuta, non vi siano aggravi".
Dadone: "Passi importanti ma ancora molto da fare"
"Certo, molto c'è da fare ancora, da migliorare e potenziare nelle pubbliche amministrazioni e l'attuazione della misura di anticipo del Tfs/Tfr a tassi agevolati è un passo importante" evidenzia ancora la ministra su FB, ricordando che la misura è stata "voluta con forza dal
governo Conte I e che adesso punto a condurre in porto, nonostante l'immobilismo dei mesi precedenti il mio arrivo a Palazzo Vidoni".
Pa: Tfs-Tfr, "grave discriminazione pubblico e privato"
Ancora, dice la Dadone "sul Tfs/Tfr, (ndr gli esecutivi) tra il 2010 e il 2012 hanno segnato una grave discriminazione tra pubblico e privato, perché i dipendenti pubblici non vi accedono prima di 24 mesi e, a bocce ferme, nei casi di
quota 100, si sarebbe arrivati addirittura a cinque anni". Una PA indebolita e bloccata "nelle assunzioni e nella formazione" secondo il quadro fornito dalla ministra che rincara come oggi il pubblico impiego sia "entrato in una nuova fase fatta di confronto e dialogo, ma anche di merito, disciplina e qualità. Una nuova fase che richiede tempo, perché non si possono disinnescare norme e regole stratificate da oltre 10 anni in appena cinque mesi". Il lavoro pubblico "ha e avrà sempre da me tutto l'impegno e l'attenzione che merita" conclude infine la Dadone.
Data: 09/02/2020 16:00:00
Autore: Redazione