Coronavirus: reddito di cittadinanza senza obblighi
di Gabriella Lax – L'emergenza coronavirus tocca anche la misura del reddito di cittadinanza. È stato il decreto "Cura Italia" a stabilire l'assegno senza obblighi di lavoro per due mesi, spostando a metà maggio la partecipazione ai programmi di politica attiva e le convocazioni ai centri per l'impiego.
- Reddito di cittadinanza, messo da parte il "principio di condizionalità"
- Coronavirus: annunciato nuovo decreto ad aprile
- Coronavirus e reddito di cittadinanza per tutti
Reddito di cittadinanza, messo da parte il "principio di condizionalità"
Il decreto "Cura Italia" che limita gli spostamenti sul territorio stabilisce, come ulteriore contrasto alla diffusione del virus, uno spostamento a metà maggio della partecipazione ai programmi di politica attiva, dal reddito di cittadinanza all'assegno di ricollocazione, anche per i percettori di Naspi, Discoll e per i beneficiari di integrazioni salariali.
Per due mesi, a partire dall'entrata in vigore del Dl, viene messo da parte il "principio di condizionalità" che lega la possibilità di accedere al sussidio all'impegno e alla partecipazione da parte del beneficiario alle politiche attive del lavoro e all'accettazione di offerte di lavoro congrue. Spostamento di due mesi anche per i termini per la convocazione ai centri per l'impiego per la partecipazione ad iniziative di intervento per il Patto di servizio personalizzato.
Coronavirus: annunciato nuovo decreto ad aprile
L'emergenza, guardano ai numeri diffusi, giorno dopo giorno, dalla Protezione civile, non accenna a placarsi. Le rassicurazioni del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, non bastano. Il premier ha specificato che il decreto "Cura Italia" è solamente l'inizio e, già dal prossimo mese di aprile ci sarà un nuovo decreto con ulteriori investimenti per lavoratori e famiglie.
Coronavirus e reddito di cittadinanza per tutti
Una voce fuori dal coro arriva dal presidente dell'Inps, Pasquale Tridico che pensa alla possibilità di un reddito di cittadinanza allargato a tutti per tutelare famiglie e lavoratori dalle conseguenze economiche del Coronavirus.
Si tratta di una possibilità che – precisa il vertice dell'Inps - "è sostenuta da sempre più associazioni di lavoratori e di categoria. Da economista – aggiunge - avrei preferito un Reddito di cittadinanza allargato a tutti, senza le condizionalità di quello esistente. Una sorta di basic income, un reddito di base".
Per il presidente Inps: non basta sospendere la condizionalità per i beneficiari del reddito di cittadinanza per tutto il periodo in cui l'emergenza non rientrerà; sarebbe necessario rendere meno restrittivi i requisiti economici per fare domanda del sostegno, così da riconoscere il reddito di cittadinanza ad un maggior numero di famiglie.
Data: 21/03/2020 12:30:00Autore: Gabriella Lax