Coronavirus: Inps, verifica accredito pensione più semplice
di Gabriella Lax – Coronavirus: Inps, più semplice la verifica per accredito. Nella circolare 48 del 29 marzo 2020 (in allegato), l'Istituto comunica le innovazioni adottate per assicurare la coerenza fra i dati identificativi dei titolari delle prestazioni pensionistiche e non pensionistiche con quelli dell'intestatario/cointestatario dello strumento di riscossione delle summenzionate prestazioni, attraverso l'utilizzo di un sistema telematico di scambio dei dati con Poste Italiane e gli Istituti di credito incaricati dei servizi di pagamento.
- Inps, modalità precedenti di verifica dell'accredito
- Novità dal 10 aprile
- Coronavirus, Inps e Data base condiviso
Inps, modalità precedenti di verifica dell'accredito
Nel sistema adottato in precedenza per avere accreditata la prestazione su uno di questi strumenti di deposito o di risparmio serviva consegnare all'Inps un modulo (i modelli erano differenti), autenticato dalla banca o dall'ente di credito su cui la prestazione stessa doveva essere versata. In questo modo era possibile controllare che dati del titolare del conto, del libretto o della carta e quelli del percettore della pensione fossero gli stessi.
Novità dal 10 aprile
Dal 10 aprile per avere l'accredito di prestazioni pensionistiche e non pensionistiche su conto corrente, su libretto di deposito o di risparmio o su carta prepagata ricaricabile, non servirà presentare all'Inps i modelli validati dal proprio istituto o ente di credito. Così, in considerazione della situazione emergenziale venutasi a determinare a seguito della diffusione del coronavirus, che impone restrizioni agli spostamenti dei cittadini sul territorio, l'Istituto, con la collaborazione di Poste Italiane e degli Istituti di credito ai quali è contrattualmente affidato il servizio di pagamento delle pensioni, ha accelerato l'adozione di strumenti informatici che consentono lo svolgimento delle predette operazioni di validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica, sulla base di processi sistematici e continuativi di interrogazione degli archivi ("c.d. Data base Condiviso").
Coronavirus, Inps e Data base condiviso
In particolare, attraverso l'utilizzo del Data Base Condiviso saranno svolte le attività di controllo della congruenza fra i dati in possesso dell'Istituto (dati identificativi del titolare della pensione e codice IBAN del conto/libretto/carta indicato per la sua riscossione) e quelli conosciuti da Poste Italiane e dagli Istituti di credito incaricati dei pagamenti (dati identificativi dell'intestatario/cointestatario del conto/libretto/carta). In tal modo viene favorito lo svolgimento del servizio di titolarità dell'Iban, in caso di prima liquidazione, e del servizio di allineamento dell'Iban, nel corso del pagamento delle rate successive alla prima liquidazione.
Data: 30/03/2020 17:30:00
Autore: Gabriella Lax