Ritenuta d'acconto prestazione occasionale
- Percentuale ritenuta d'acconto prestazione occasionale
- Prestazione occasionale senza ritenuta d'acconto
- Ritenuta d'acconto per prestazioni occasionali: chi la paga
- Certificazione della ritenuta d'acconto
- Fac-simile prestazione occasionale con ritenuta d'acconto
Percentuale ritenuta d'acconto prestazione occasionale
La ritenuta d'acconto che si applica in ipotesi di prestazione occasionale è pari al 20% del compenso lordo.
Se, quindi, quest'ultimo è pari a 1.000 euro e soggiace a ritenuta, la ricevuta di prestazione occasionale deve riportare le seguenti voci:
- compenso lordo della prestazione: 1.000 euro
- ritenuta d'acconto (20%): 200 euro
- compenso netto da corrispondere: 800 euro
Prestazione occasionale senza ritenuta d'acconto
La prestazione occasionale va contabilizzata considerando la ritenuta d'acconto solo se il soggetto beneficiario della stessa rientra tra quelli di cui all'articolo 23 del d.p.r. n. 600/1973, che individua i sostituti di imposta.
Quindi, limitandoci alla casistica più frequente per le prestazioni occasionali, la ritenuta si applica esclusivamente quando esse sono rese in favore di:
- società e imprese,
- professionisti che non rientrano nel regime forfettario né in quello dei minimi,
- associazioni ed enti,
- condomini.
In tutti gli altri casi, alla prestazione occasionale non si applica la ritenuta d'acconto.
Ritenuta d'acconto per prestazioni occasionali: chi la paga
Coloro che prestano lavoro occasionale spesso non sono pratici di questioni contabili e si pongono il dubbio di chi sia il soggetto tenuto alla prestazione occasionale.
La risposta è: il loro cliente.
Tornando all'esempio fatto sopra, di una ricevuta per prestazione occasionale di complessivi euro 1.000 di cui 200 a titolo di ritenuta d'acconto, nelle tasche del prestatore entreranno solo 800 euro. I restanti 200 euro saranno versati dal cliente, per suo conto e in qualità di sostituto di imposta, direttamente all'erario.
A tal fine, viene utilizzato il modello F24 e la scadenza per provvedervi è fissata al giorno 16 del mese successivo.
Il versamento sarà poi considerato in sede di dichiarazione dei redditi del prestatore.
Certificazione della ritenuta d'acconto
Chi ha versato la ritenuta d'acconto quale sostituto di imposta deve certificarlo al prestatore di lavoro occasionale, inviandogli un'apposita certificazione entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui le somme sono state corrisposte.
In tale documento vanno indicati l'importo totale delle somme corrisposte e l'importo delle ritenute e delle detrazioni di imposta eseguite.
In tal modo, il prestatore potrà avere la certezza che la trattenuta sia stata effettivamente versata e che, quindi, né potrà beneficiare in sede di dichiarazione dei redditi.
Fac-simile prestazione occasionale con ritenuta d'acconto
Ecco un modello per poter emettere la ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d'acconto:
Dati prestatore (nome, cognome, residenza, codice fiscale)
Dati cliente (nome, cognome o ragione sociale, sede, codice fiscale, partita Iva)
Nota n. ____ del _________
Io sottoscritto ______________, nato a ______________ il __________ e residente in ___________ via _______________ n. __ codice fiscale __________________
dichiaro
di ricevere da ______________________ con sede ___________________ codice fiscale _________________ partita Iva ________________
quale compenso per la seguente attività:
_______________________________
le seguenti somme:
- competenze euro ________________
- ritenuta d'acconto 20% euro _______________
- netto a pagare euro __________________
dichiaro altresì
che la mia prestazione ha carattere occasionale e non è soggetta a Iva ai sensi dell'art. 5, d.p.r. n. 633/1972.
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Data: 04/04/2020 10:00:00Autore: Valeria Zeppilli