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Giustizia: stop udienze fino all'11 maggio

Confermata la nuova proroga delle misure previste per il settore giustizia fino all'11 maggio. Bonafede: "Stop udienze a tutela utenti giustizia"


di Lucia Izzo - L'emergenza Coronavirus nelle aule della giustizia dispiegherà i suoi effetti ancora per un po' di tempo. Come noto, il rinvio delle udienze e la sospensione dei termini, salvo tutta una serie di udienze indifferibili ed urgenti, è stato previsto originariamente fino al 22 marzo e poi prorogato una prima volta fino al 15 aprile 2020 a opera del D.L. 18/2020 (c.d. Cura Italia). Ora, il Consiglio dei ministri ha appena approvato una nuova proroga del rinvio di udienze e sospensione dei termini su tutto il territorio nazionale fino al prossimo 11 maggio. Come in precedenza, sono esclusi tutti i procedimenti urgenti che si svolgono, per lo più da remoto, grazie al ricorso alle tecnologie telematiche.

Giustizia: stop udienze e termini fino a 11 maggio

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In sostanza, il perdurare delle limitazioni imposte per affrontare l'emergenza epidemiologica in atto impone lo spostamento dei termini di sospensione in materia di giustizia civile, penale, tributaria e militare.
La nuova data, che oggi dalle bozze trapelate veniva individuata al 4 maggio, è stata decisa invece per l'11 maggio, salvo i procedimenti urgenti come indicati nei precedenti decreti.

Cassazione e deposito telematico fino al 30 giugno

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Intanto, un maxiemendamento al D.L. Cura Italia, presentato in commissione Bilancio al Senato (testo sotto allegato), prevede che nei procedimenti civili innanzi alla Corte di Cassazione, sino al 30 giugno 2020, il deposito degli atti e dei documenti da parte degli avvocati possa avvenire in modalità telematica nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici.

Lo stesso maxiemendamento, inoltre, potrebbe autorizzare l'assunzione, dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020, nei procedimenti civili e penali non sospesi, delle deliberazioni collegiali in camera dì consiglio mediante collegamenti da remoto. Nel dettaglio, il luogo da cui si collegano i magistrati sarebbe considerato camera di consiglio a tutti gli effetti di legge.

Bonafede: "proroga tutela salute utenti giustizia"

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"Abbiamo valutato di attuare questa misura, sentiti anche gli addetti ai lavori, per tutelare la salute di tutti gli utenti della giustizia ed essere pronti a ripartire". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, commentando il via libera del Cdm alla proroga dello stop alle udienze non urgenti e della sospensione dei termini fino all'11 maggio.
Data: 06/04/2020 20:00:00
Autore: Lucia Izzo