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Addio telemarketing selvaggio rimandato

Il Consiglio di Stato esprime molte perplessità sullo schema di decreto del Mise che disciplina le novità per il registro delle opposizioni, estendendolo anche ai cellulari


di Annamaria Villafrate - Il Ministero dello Sviluppo Economico chiede al Consiglio di Stato di esprimere il suo parere sullo schema di regolamento con cui si apportano le modifiche necessarie alle disposizioni vigenti che si occupano di disciplinare le modalità d'iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni. Il Consiglio di Stato però, con il provvedimento n. 731/2020 (sotto allegato) rinvia il parere, rilevando la presenza nello schema del decreto, di diversi elementi di criticità che devono essere necessariamente risulti prima di passare il vaglio della Sezione Consultiva per gli atti normativi.

Registro delle opposizioni: richiesto parere al Consiglio di Stato

Il Ministero dello sviluppo economico con la nota n. 3886/2020 chiede un parere al Consiglio di Stato, a cui trasmette, tra i vari documenti, lo schema di regolamento contemplato dall'art. 1 comma 15 della legge n. 5/2018 e la relativa relazione illustrativa. La legge n. 5/2028, si ricorda, disciplina le modalità d'iscrizione e di funzionamento del registro delle opposizioni.

Il Ministro informa il Consiglio di aver istituito, proprio per la redazione del testo in esame, un tavolo tecnico a cui hanno preso parte il Garante privacy, il Garante delle Comunicazioni, il gestore del Registro pubblico delle opposizioni, l'Istat e le principali associazioni di categoria. Lo schema di regolamento sottoposto all'attenzione del Consiglio di Stato si pone l'obiettivo di sostituire il decreto n. 178/2010, che riconosce il diritto agli utenti di opporsi all'utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali. In particolare chi si iscrive al registro può opporsi all'utilizzo del proprio numero telefonico mobile e riservato, non presente cioè negli elenchi pubblici di cui all'art. 129 del Codice in materia di protezione dei dati personali.

Principali criticità da risolvere

Nella relazione illustrativa il Ministero evidenzia alcuni aspetti di criticità sui quali chiede al Consiglio di esprimere il proprio parere. La sezione consultiva del Consiglio a tal fine chiede alcuni chiarimenti, tra i quali meritano di essere menzionati quelli che si vanno a illustrare.

Alla luce di queste e di altre considerazioni di minore rilievo il Consiglio di Stato sospende l'espressione del parere, restando in attesa dei necessari chiarimenti richiesti.

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Data: 11/04/2020 15:00:00
Autore: Annamaria Villafrate