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Avvocati: se arrivano i 600 euro, arrivano in ritardo

Dopo lo stop al bonus coronavirus per chi è iscritto anche all'Inps, Cassa Forense ha bloccato i pagamenti. Chi ne ha diritto dovrà attendere


di Valeria Zeppilli – Il decreto liquidità, con grande sorpresa degli interessati, ha disposto che i professionisti iscritti a una cassa previdenziale privata non potranno godere dell'indennità coronavirus di 600 euro, istituita dal decreto Cura Italia, se sono iscritti anche all'Inps.

La cosa, oltre a destare sorpresa e critiche, ha anche determinato un significativo rallentamento dei pagamenti.

Pagamenti rinviati in attesa di verifica

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Cassa Forense, ad esempio, era pronta a disporre i 70mila bonifici destinati agli aventi diritto, ma si è dovuta fermare e, già nella serata di giovedì 9 aprile (data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto liquidità), ha inviato a tutti i propri iscritti che avevano richiesto il bonus un'e-mail con la quale agli stessi è stato chiesto di integrare la propria domanda.

In particolare, gli avvocati hanno tempo sino al 30 aprile 2020 per poter dichiarare di essere iscritti in via esclusiva a Cassa Forense.

Rischio di danno erariale

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Nel frattempo, chi continua ad avere diritto all'indennità non potrà fare altro che attendere: come chiarito da Alberto Oliveti (presidente dell'Adepp – Associazione degli enti previdenziali privati), del resto, fino a quando non saranno accolte le informazioni aggiuntive, pagare vorrebbe dire rischiare di dover rispondere di danno erariale.

Tutti i professionisti in sospeso

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In sospeso non sono solo i legali, ma tutti i circa 400mila professionisti che hanno fatto domanda di bonus.

Alcuni giornalisti hanno già ricevuto l'indennità ma forse dovranno restituirla: l'Inpgi non ha fatto in tempo a bloccare tutti i pagamenti e nulla esclude che i soldi potrebbero essere finiti nelle tasche di chi, alla luce degli aggiustamenti disposti dal decreto liquidità, potrebbe in realtà non averne diritto. Lo stesso discorso vale per i consulenti del lavoro, dato che anche l'Enpacl aveva già avviato i pagamenti.

Insomma: una situazione di generale precarietà che speriamo si risolva presto.


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Data: 14/04/2020 13:00:00
Autore: Valeria Zeppilli