PSD2: in Gazzetta le novità sui pagamenti elettronici
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che integra e corregge il provvedimento di recepimento della direttiva PSD2
di Lucia Izzo - È stato pubblicato in G.U. n. 134 del 26-5-2020 il decreto legislativo n. 36/2020 recante disposizioni correttive e integrative al d.lgs. di recepimento della direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno. Si tratta della direttiva c.d. "PSD2 - Payment services directive 2" che ha rivoluzionato il mondo bancario e, in particolare, quello dei "digital payments" (ad es. effettuati tramite app o siti mobile). Le nuove previsioni recate dal provvedimento, che saranno in vigore dal prossimo 10 giugno, mirano anche ad adeguare le disposizioni interne a quanto stabilito dal regolamento (UE) n. 751/2015, concernente le commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta (leggi anche PSD2: cos'è e cosa cambia nei pagamenti con la nuova direttiva europea).
Diritto di regresso
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Viene disciplinato il diritto di regresso qualora la responsabilità di un prestatore di servizi di pagamento sia attribuibile a un altro prestatore di servizi di pagamento coinvolto oppure a un qualsiasi soggetto interposto nell'esecuzione dell'operazione.
In particolare, quest'ultimo dovrà risarcire il primo prestatore di servizi di pagamento in caso di perdite o di importi versati per operazioni di pagamento non autorizzate e in caso di mancata, inesatta o tardiva esecuzione delle operazioni di pagamento.
È altresì prevista una compensazione degli importi qualora i prestatori di servizi di pagamento non si avvalgano dell'autenticazione forte del cliente.
Sanzioni in materia di commissioni interbancarie
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I casi di inosservanza, da parte degli agenti in attività finanziarie, degli obblighi in materia di credito immobiliare ai consumatori vengono inclusi nell'elenco delle fattispecie sanzionabili. Inoltre, viene disposto l'ampliamento dell'ambito di applicazione delle sanzioni previste per la violazione delle norme sulla trasparenza bancaria anche a quelle relative all'inosservanza del regolamento sui costi dei servizi interbancari.
In particolare, il D.L. reca importanti novità per quanto riguarda le sanzioni che si applicheranno in caso di violazione degli artt. 34-bis, commi 1, 3, 4 e 5, e 34-ter, comma 1, del d.lgs. 11/2010, nonché in caso di inosservanza delle previsioni di cui agli artt. 3, paragrafo 1, e 4, del regolamento (UE) n. 751/2015.
Si tratta dell'inosservanza della disciplina sulle commissioni interbancarie richieste per le operazioni effettuate tramite carte di pagamento. In particolare, i prestatori di servizi di pagamento rischiano una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 30mila e fino a euro 5 milioni ovvero fino al 10% del fatturato, quando tale importo è superiore a euro 5 milioni e il fatturato è disponibile e determinabile.
Altre novità
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Ancora, il decreto legislativo prevede l'esclusione, di chi fornisce esclusivamente servizi di informazione sui conti, dell'obbligo di adozione di sistemi di risoluzioni alternative delle controversie.
Ancora, si stabilisce che gli istituti autorizzati, nonché le succursali stabilite in uno Stato membro diverso dall'Italia, dovranno essere iscritte, ad opera della Banca d'Italia, in appositi albi.
Autore: Lucia Izzo