Decreto agosto: le misure per il lavoro
Il Decreto Agosto approvato dal Consiglio dei Ministri rafforza e prolunga diverse misure a sostegno dei lavoratori e, al contempo, introduce nuove agevolazioni e indennità
Lavoro e imprese: le novità del Decreto Agosto
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Con il Decreto Agosto, il Consiglio dei Ministri ha stanziato ulteriori 25 miliardi di euro, da utilizzare per proseguire e rafforzare l'azione di ripresa dalle conseguenze negative dell'epidemia da COVID-19 e sostenere lavoratori, famiglie e imprese, con particolare riguardo alle aree svantaggiate del Paese. Con il decreto, le risorse complessive messe in campo per reagire all'emergenza arrivano a 100 miliardi di euro, pari a 6 punti percentuali di PIL.
Numerose le novità coinvolgenti lavoratori e imprese che, a seguito della diffusa crisi provocata dal Coronavirus stanno affrontando non poche difficoltà.
Un ventaglio di misure davvero ampio che marca con decisione l'impegno del Governo, e del Dicastero in particolare, per sostenere lavoratori, famiglie e imprese, in queste settimane tuttora condizionate dall'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Le novità per il lavoro
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Per quanto riguarda il lavoro, il Governo ha, non solo, prolungato e rafforzato alcune delle misure a sostegno dei lavoratori varate con i precedenti provvedimenti, ma ha al contempo introdotto importanti agevolazioni fiscali per le aree svantaggiate e ulteriori nuove indennità specifiche per alcuni settori.
Come ha messo in rilievo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, proseguiranno gli "ammortizzatori sociali in deroga, cui si affiancano, tra i numerosi interventi, sgravi contributivi in alternativa alla Cassa Integrazione; proroghe allo stop dei licenziamenti, a NASpI e Dis-Coll; decontribuzioni al 100% per le assunzioni a tempo indeterminato; bonus a tutte le categorie di lavoratori stagionali e la possibilità di richiedere ancora il Reddito di emergenza".
Cassa integrazione
Prolungati i trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga previsti per l'emergenza.
Per quanto riguarda la cassa integrazione, decisa l'estensione a 18 settimane totali (9+9) per i periodi compresi fra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020. Alle prime 9 settimane potranno accedere tutti i datori di lavoro che ne faranno richiesta e le domande autorizzate (ai sensi dei Decreti Cura Italia e Rilancio) relative a periodi successivi al 13 luglio 2020 saranno computate nelle prime 9 settimane disciplinate dal Decreto. A seguire, le ulteriori 9 settimane saranno concesse a tutti i datori di lavoro ai quali saranno state interamente autorizzate le precedenti 9.
Tuttavia, il regime di riconoscimento del trattamento di integrazione salariale non sarà "gratuito" per tutti, ma modulato sulla base dell'andamento del fatturato dell'impresa richiedente relativo al primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019.
Al riguardo, il Decreto Agosto prevede tre ipotesi:
- calo del fatturato pari o superiore al 20%: accesso alla cassa COVID-19 fino a un massimo di ulteriori 9 settimane senza costi;
- calo del fatturato compreso tra 1% e 19%: accesso alla cassa COVID-19 fino a un massimo di ulteriori 9 settimane ma con applicazione sulle nuove autorizzazioni di un'aliquota pari al 9%;
- nessun calo di fatturato o incremento di fatturato: accesso alla cassa COVID-19 fino a un massimo di ulteriori 9 settimane ma con applicazione sulle nuove autorizzazioni di un'aliquota pari al 18%.
Sempre sulla Cassa Integrazione, il nuovo Decreto prevede che l'INPS possa esaminare le domande rigettate perché presentate fuori termine e sposta le decadenze di fine agosto al 30 settembre 2020.
Per i dipendenti Air Italy vengono riconosciuti 10 mesi di CIG per cessazione a tutti i dipendenti.
Sgravi contributivi
Al contempo, per incentivare i datori di lavoro a uscire dalla Cassa Integrazione, viene riconosciuto a coloro che decideranno di non chiedere nuova CIG COVID-19 e che richiameranno i dipendenti in azienda, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali al 100% per un periodo massimo di 4 mesi, entro il 31 dicembre 2020.
Fino a tale data, vengono inoltre escluse dal versamento dei contributi previdenziali, per un massimo di sei mesi dall'assunzione, le aziende che assumono lavoratori subordinati a tempo indeterminato, in presenza di un aumento dell'occupazione netta.
Un altro sgravio contributivo del 30% viene riconosciuto sui contributi pensionistici per le aziende situate nelle aree svantaggiate, con l'obiettivo di stimolare crescita e occupazione. Il decreto finanzia la misura per il periodo ottobre-dicembre 2020, in attesa che questa venga estesa sul lungo periodo con prossimi interventi.
Particolarmente importante è l'intervento che consiste in 6 mesi di esonero contributivo al 100% per tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato. In particolare, per le assunzioni di lavoratori stagionali e degli stabilimenti termali, sono previsti fino a 3 mesi di esonero contributivo al 100%.
Licenziamenti
Per i datori di lavoro che non hanno integralmente fruito della cassa integrazione o dell'esonero dai contributi previdenziali resta precluso l'avvio delle procedure di licenziamento individuali e restano sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio 2020. Inoltre, si conferma la sospensione delle procedure di licenziamento collettivo.
In sostanza, lo stop ai licenziamenti è prorogato per tutto il periodo in cui le imprese saranno coperte dalla Cassa Integrazione Guadagni (18 settimane) o dall'esonero contributivo alternativo alla Cassa (4 mesi). Sul punto, il Decreto stabilisce tre eccezioni alla regola, ovvero: cessazione attività; fallimenti; accordi aziendali di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro.
Tra le altre misure per il lavoro emerge il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze, con possibilità di usufruirne anche nel 2021 anche per le transizioni occupazionali.Viene aumentata di 500 milioni di euro per il biennio 2020-21 la dotazione del Fondo nuove competenze introdotto dal "decreto rilancio" (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) per la formazione e per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori.
Indennità
Il decreto agosto introduce anche nuove indennità per alcune categorie di lavoratori. Un bonus da 1.000 euro una tantum è previsto a beneficio di:
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori stagionali di altri settori;
- lavoratori intermittenti (con almeno 30 giornate di lavoro fra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020);
- prestatori d'opera;
- lavoratori incaricati di vendita a domicilio;
- lavoratori a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori dello spettacolo (con almeno 7 giornate di lavoro fra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020);
- lavoratori sportivi professionisti.
Si prevede, invece, un'indennità di 600 euro per i lavoratori marittimi e gli stagionali sportivi.
Proroga NASpI, Dis-Coll e REM
proseguiranno per ulteriori due mensilità NASpI e Dis-Coll, per coloro il cui periodo di fruizione termini nel periodo compreso tra il 1° maggio 2020 e il 30 giugno 2020. La proroga include anche i lavoratori già beneficiari della proroga di NASpI e Dis-Coll nel DL Rilancio.
Importante conferma per la misura di sostegno per le famiglie più bisognose prevista nel Decreto Rilancio, ovvero il Reddito di Emergenza che, previa presentazione di una nuova domanda, potrà essere riconosciuta per un'altra mensilità.
Rinnovo contratti a termine
Il D.L. Agosto include una norma volta a facilitare la prosecuzione dei contratti a termine in essere. Fino al 31 dicembre 2020, infatti, sarà possibile procedere una sola volta alla proroga o al rinnovo per un periodo massimo di 12 mesi, anche in assenza delle causali introdotte dal Decreto Dignità e ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi.
Il Decreto ha anche abrogato il comma 1-bis dell'articolo 93, norma che ha previsto la proroga obbligatoria di tutti i contratti a tempo determinato per una durata pari al periodo di sospensione dell'attività lavorativa, prestata in forza dei medesimi contratti, in conseguenza dell'emergenza COVID-19.
La disposizione, introdotta da un emendamento passato in Parlamento, aveva sollevato molti dubbi interpretativi e di costituzionalità, in quanto aveva costretto le aziende a prorogare i contratti di lavoro scaduti pur in assenza di un'effettiva esigenza produttiva relativamente alla loro continuazione.
Pensione di invalidità
Recependo la recente sentenza della Corte Costituzionale, il Decreto Agosto provvede ad adeguare l'assegno ordinario di invalidità civile al 100% e i trattamenti di analoga finalità, riconoscendo a tutti i maggiorenni il regime previsto per le persone di età pari o superiore a 60 anni. L'adeguamento ha effetto dal 20 luglio.
Pertanto, per i cittadini in condizioni di invalidità totale e di età pari o superiore a 18 anni, tale assegno verrà aumentato portandolo da 285 euro a circa 650 euro al mese (considerati i livelli reddituali previsti dalla legge).
Autore: Lucia Izzo