Superbonus: controlli fino a 8 anni e sostegno dalle banche
- Superbonus 110% cattive e buone notizie
- Controlli fiscali fino a 8 anni sul Superbonus
- Sul Superbonus arriva il sostegno delle banche
Superbonus 110% cattive e buone notizie
Controlli fiscali fino a 8 anni sul Superbonus
Come anticipato, la prima notizia che accompagna il Superbonus del 110% previsto dal Decreto rilancio è la previsione di tutta una serie di controlli fiscali relativi a questa mega detrazione fiscale. Il Fisco infatti effettuerà verifiche sulle cartelle dei contribuenti, per una durata che può arrivare fino a otto anni. In presenza di una detrazione che supera l'importo delle spese sostenute era prevedibile che l'Agenzia si prendesse tutto il tempo per eseguire le verifiche e i controlli del caso.
Di mira in particolare le opzioni dello sconto e della cessione. Si temono infatti inganni su cessione e sconto in fattura, anche se in questo caso fornitore o cessionario sono responsabili in via solidale.
In caso di credito inesistente utilizzato è prevista una sanzione che va dal 100% al 200%. I controlli fiscali sulle detrazioni del 110% da parte del beneficiario seguiranno l'iter ordinario.
L'Agenzia delle Entrate procederà a controlli documentali e, in caso di operazioni sospette, inoltrerà gli atti alle Procure. Spetterà quindi ai magistrati indagare sulla possibile configurazione di reati di indebita compensazione di crediti non spettanti o inesistenti.
Rilevato il mancato possesso anche solo di una parte dei requisiti richiesti dalla legge per avere diritto al Superbonus, il Fisco procederà al recupero dell'importo equivalente. Chi ha goduto illegittimamente dell'incentivo sarà tenuto a pagare la somma portata indebitamente in detrazione, maggiorata di sanzioni e interessi.
Tutte precisazioni che l'Agenzia ha fornito con due provvedimenti:
- il provvedimento dell'8 agosto 2020 Prot. n. 283847/2020 del Direttore dell'Agenzia delle Entrate (sotto allegato);
- la circolare n. 24 dell'8 agosto 2020 (sotto allegata).
Sul Superbonus arriva il sostegno delle banche
Sul fronte Superbonus del 110% arrivano però anche due notizie positive. La prima riguarda l'accordo di collaborazione (sotto allegato) tra Intesa San Paolo Spa e Confapi (Confederazione Italiana Piccola e Media Industria Privata), la seconda invece riguarda Unicredit banca, che con l'informativa del 14 agosto 2020 (sotto allegata) comunica la volontà di sostenere il Superbonus rivolgendo la sua offerta a imprese, persone fisiche e Condomini.
Accordo di collaborazione Intesa San Paolo - Confapi
L'art. 119 del Decreto Rilancio prevede la cedibilità dei crediti di imposta agli istituti di credito. Per questo Intesa San Paolo e Confapi sono concordi nel dare vita a tutta una serie di iniziative a supporto degli interventi Eco bonus e Sisma bonus.
L'art. 1 dell'accordo prevede in particolare una proposta integrata e modulare così formulata:
- finanziamenti nella forma dell'anticipo contratti per aiutare le imprese a gestire gli appalti e a dare esecuzione ai lavori fino ai SAL o al completamento, con il sostegno della garanzia del Fondo Centrale di Garanzia;
- acquisto dei crediti di imposta contemplati dagli artt. 119 e 121 del Decreto Rilancio 19 maggio 2020, n. 34, per le opere di riqualificazione degli edifici "e liquidazione degli stessi con la formula della cessione pro soluto" per smobilizzare i crediti fiscali maturati dall'impresa che esegue gli interventi, ridurre l'esposizione dell'anticipo e contenere l'esposizione finanziaria della banca;
- acquisto del credito di imposta che sarà possibile anche in assenza del finanziamento tramite anticipo contratti;
- un servizio di assistenza per le imprese tramite piattaforma dedicata per la gestione ottimale dei vari passaggi amministrativi, l'acquisizione di certificazioni e asseverazioni e la consulenza sulla gestione fiscale dei crediti di imposta.
Le soluzioni di Unicredit a supporto del Superbonus
- acquisto dei crediti fiscali;
- apertura di credito a scadenza per anticipo su contratti e fatture.
Autore: Annamaria Villafrate