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Coronavirus: si torna a licenziare

Dal 18 agosto è cessato il divieto generalizzato di licenziamenti, imposto dal 17 marzo per arginare i danni della crisi economica da coronavirus


Blocco dei licenziamenti più flessibile

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Il blocco dei licenziamenti non è venuto del tutto meno, ma, alla scadenza dei cinque mesi dalla sua introduzione, è divenuto più flessibile.

Se, infatti, nella prima fase non era possibile in alcun modo procedere a recessi datoriali, collettivi o individuali, sorretti da motivi economici, oggi il licenziamento torna possibile ma solo in alcuni casi.

Quando si può licenziare

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In particolare, in forza di quanto previsto dall'articolo 14 del decreto legge n. 104/2020, si può procedere a licenziamento nelle seguenti ipotesi:

Via libera ai licenziamenti: le interpretazioni della dottrina

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Secondo gli interpreti, l'articolo 14 permetterebbe, implicitamente, i licenziamenti anche nelle seguenti ipotesi:

Inoltre, sempre secondo un'interpretazione estensiva delle norme, a partire dal 18 agosto potrebbero essere riavviate le procedure di licenziamento collettivo non riconducibili al coronavirus.

Data: 19/08/2020 16:00:00
Autore: Valeria Zeppilli