Hacker "legalizzati"
Il ruolo della digitalizzazione
Gli hacker dovrebbero diventare imprenditori. Ad affermarlo è Paola Pisano, ministro pentastellato per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, esponente del M5S, nel corso del collegamento in videoconferenza a CybertechLive Europe 2020, per la prima volta completamente digitale, evento organizzato da Leonardo, l'ex Finmeccanica.
Insieme funzionari governativi, esperti di settore, aziende leader, accademici e startup con l'obiettivo di presentare la visione dei principali attori che dominano il settore della sicurezza informatica europea e non solo. Gli argomenti trattati girano intorno al ruolo della digitalizzazione nell'ambito della ripresa economica e dello sviluppo industriale dell'Europa, delle nuove sfide e minacce emergenti nel panorama cyber, e della resilienza digitale del pubblico e del privato in questa fase di "nuova normalità" post-pandemia. All'evento hanno partecipato anche Alessandro Profumo, Amministratore Delegato, e Tommaso Profeta, Managing Director della Divisione Cyber Security.
Hacker "dalla parte della legge"
È stato proprio profumo ad evidenziare come «Gli attacchi degli hacker si sono moltiplicati durante il Covid, c'è stata un'esplosione». L'esponente del M5S, come riferisce il Sole 24 Ore, afferma che il governo dovrebbe dare la possibilità agli hacker di «passare dalla parte legale». Spiega il ministro l'importanza di «creare un ecosistema di sicurezza digitale» fatto di più specificità, dalla cooperazione internazionale al capitale umano. Da qui l'idea: «Il governo potrebbe anche dare agli hacker una possibilità di passare dalla parte legale e diventare imprenditori – ed ha aggiunto - più volte il presidente del Consiglio Conte ha spiegato che dobbiamo usare i soldi del Recovery Fund per un piano coordinato e coerente per rinnovare il nostro paese».
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Data: 18/09/2020 12:36:00
Autore: Gabriella Lax