Nadef 2020: 5 gli obiettivi da realizzare
Approvato Nadef 2020
Dopo l'approvazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2020 da parte del Consiglio dei Ministri dietro proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e del Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri, la Nadef è stata licenziata anche da Camera e Senato grazie all'ampia maggioranza del governo giallo rosso nonostante l'astensione delle opposizioni sullo scostamento di bilancio, necessario a finanziare la manovra di finanza pubblica della prossima manovra.
La Nadef, si ricorda, è il documento descrive il quadro macroeconomico nazionale di tipo tendenziale e programmatico e gli indicatori di finanza pubblica, fornendo le previsioni a legislazione vigente, il quadro programmatico, il rapporto debito/Pil e infine gli interventi previsti.
I 5 pilastri del documento
Come chiarito anche nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo, all'indomani dell'approvazione, gli interventi per tutta la durata del Covid sono finalizzati a realizzare i seguenti 5 obiettivi:
- sostenere i lavoratori e i settori economici più colpiti dall'emergenza sanitaria Covid19;
- impiegare al meglio il denaro previsto dal programma "Next Generation EU" per investimenti e riforme di vasta portata e profondità;
- realizzare una riforma fiscale incentrata sull'equità, la trasparenza e l'efficienza del sistema tributario, con l'obiettivo di abbassare il carico fiscale che oggi grava sulle fasce di popolazione a reddito medio – basso, coordinando il tutto con il riconoscimento di un assegno universale per chi ha figli;
- migliorare la finanza pubblica dal punto di vista qualitativo, destinando le risorse al miglioramento delle condizioni dei cittadini, alla realizzazione di una maggiore equità e a rendere più produttiva l'economia;
- portare l'indebitamento netto a livelli compatibili con una riduzione costante e rilevante del rapporto debito/Pil.
Programmazione della finanza pubblica
Per il 2021 la Nadef, per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, si pone un obiettivo di indebitamento netto del -7 % del PIL, del -4,7 nel 2022 e del -3% nel 2023.
Per quanto riguarda il rapporto debito/Pil è prevista una decrescita che dovrebbe portare ai seguenti valori: 155,6 % nel 2021, 153,4% nel 2022 e 151,5 nel 2023.
In riferimento agli anni successivi l'obiettivo è di riportare entro 10 anni il debito della pubblica Amministrazione ai valori pre-pandemia attraverso un percorso graduale di riduzione del rapporto suddetto, grazie a un'operazione di rilancio degli investimenti pubblici e privati grazie anche ai Next generation UE.
Le misure espansive dovrebbero garantire nel 2021 una crescita programmatica del PIL del 6 %, del 3,8% nel 2022 e del 2,5 nel 2023.
Le istanze della maggioranza
La maggioranza però chiede al Ministro Gualtieri di destinare fondi alla sanità, al Meridione d'Italia e alla cassa integrazione perché la crisi economica conseguente alla Pandemia ha creato disequilibri ancora più forti sotto diversi punti di vista: territoriale, generazionale, per settori economici e per reddito. Occorre però anche riavviare i cantieri e completare le opere infrastrutturali iniziate, senza dimenticare il sistema sanitario nazionale che, alla luce di quanto accaduto, deve essere rinforzato. Importante anche ridurre il carico fiscale e rendere più trasparente il sistema tributario per migliorare i rapporti tra Fisco e contribuenti. Indispensabili infine misure di sostegno per il turismo, lo spettacolo, l'intrattenimento, la cultura ma anche per le politiche sociali e la famiglia.
Data: 18/10/2020 06:00:00Autore: Annamaria Villafrate