Lo split payment
Cos'è lo split payment
Lo split payment, tradotto in italiano scissione dei pagamenti, è un meccanismo introdotto dalla legge di stabilità 2015 e riformato dal decreto dignità del 2018, con l'obiettivo di contrastare l'evasione fiscale.
Si tratta di un'eccezione rispetto al normale funzionamento dell'Iva, in quanto tale imposta non è addebitata al cliente e versata allo Stato dal fornitore di beni o dal prestatore di servizi, ma è direttamente il cliente (ad esempio, la pubblica amministrazione) che deve corrisponderla all'erario.
Split payment: a chi si applica
Lo split payment interessa i soggetti che cedono beni o prestano servizi nei confronti:
- della PA;
- con effetto dal 1° luglio 2017, degli altri soggetti di cui all'articolo 17-ter del d.p.r. n. 633/1972 (enti pubblici economici, aziende speciali, aziende pubbliche di servizi alla persona, etc.).
Attualmente, anche per effetto delle modifiche apportate dal decreto dignità, lo split payment non si applica ai seguenti soggetti:
- titolari di partita iva che si trovano in regime dei minimi;
- titolari di partita iva che si trovano in regime forfettario;
- professionisti che operano con ritenuta d'acconto;
- soggetti che applicano il reverse charge (vai alla guida Reverse charge: cos'è e come funziona)
Leggi anche:
- Avvocati e professionisti: le fatture dopo l'addio allo split payment
- Split payment addio: cosa cambia per avvocati e professionisti
La fattura split payment
In ragione del particolare funzionamento del meccanismo in commento, nella fattura split payment il totale da pagare non comprende l'Iva.
Tale documento, poi, va redatto in formato elettronico, con l'annotazione "scissione dei pagamenti" o appunto "split payment". A tal fine, il campo/tag 2.2.2.8 del file XML denominato "EsigibilitaIVA" va riempito con il valore "S".
Sanzioni
Se, nell'ambito del meccanismo dello split payment, il cliente non versa allo Stato l'Iva o la versa in ritardo, allo stesso si applica una sanzione amministrativa di importo pari al 30% dell'imposta non versata o versata in ritardo.
Data: 11/10/2020 05:00:00Autore: Valeria Zeppilli