Crowdfunding, c'è il regolamento europeo
- Crowdfunding, un unico insieme di regole
- Crowdfunding, gli obiettivi raggiunti
- Crowdfunding, informazioni chiare e trasparenza
Crowdfunding, un unico insieme di regole
Approvato il regolamento UE sul crowdfunding. Dopo più di due anni di confronto, l'iter di approvazione delle norme che regoleranno il crowdfunding per il finanziamento delle imprese all'interno dell'Unione Europea è una realtà. Il Parlamento ha approvato in via definitiva l'accordo raggiunto con il Consiglio su regole UE per promuovere le piattaforme di crowdfunding e proteggere gli investitori. Le norme cominceranno ad essere applicate un anno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE.
Il crowdfunding è uno strumento di finanziamento alternativo per le start-up così come per le piccole e medie imprese (PMI) in fase iniziale di crescita aziendale. Un fornitore di servizi di crowdfunding gestisce una piattaforma digitale aperta al pubblico per aiutare i potenziali investitori o finanziatori a trovare i progetti e le imprese che cercano finanziamenti.
Crowdfunding, gli obiettivi raggiunti
Come chiarisce la nota del Parlamento europeo, gli obiettivi raggiunti sono: un unico insieme di regole per i servizi di crowdfunding nell'UE, fino a 5 milioni di euro; regole severe per proteggere gli investitori da possibili perdite e, infine, Paesi UE responsabili per l'autorizzazione e la supervisione dei fornitori di crowdfunding. Le nuove regole mirano ad aiutare i servizi di crowdfunding a funzionare senza problemi nel mercato interno e a promuovere il finanziamento transfrontaliero delle imprese nell'UE. L'insieme di criteri si applicherà a tutti i fornitori europei di servizi di crowdfunding (ECSP) fino a offerte di 5 milioni di euro (invece del milione di euro proposto dalla Commissione), calcolati su un periodo di 12 mesi per ogni proprietario del progetto in finanziamento.
Crowdfunding, informazioni chiare e trasparenza
La nuova legge stabilisce informazioni chiare e trasparenza per tutelare gli investitori. Predisposto un foglio informativo sugli investimenti (KIIS), redatto dal proprietario del progetto, sia distribuito a tutti gli investitori e finanziatori che partecipano per ogni offerta di crowdfunding o per ogni piattaforma. I fornitori di servizi di crowdfunding forniranno ai clienti informazioni chiare sui rischi e gli oneri finanziari che potrebbero incorrere, compresi i rischi di insolvenza e i criteri di selezione dei progetti. Infine, per quanto riguarda autorizzazione e supervisione, ogni ECSP dovrà chiedere l'autorizzazione all'autorità nazionale competente (ANC) dello Stato membro in cui è stabilito. Attraverso una procedura di notifica in uno Stato membro, l'ECSP sarà poi in grado di fornire i propri servizi anche a livello transfrontaliero. La vigilanza sarà svolta anche dalle autorità nazionali della concorrenza, mentre l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) coordinerà la cooperazione tra i Paesi UE.
Data: 10/10/2020 12:00:00Autore: Gabriella Lax