Giro di vite contro la violenza negli stadi
Il decreto-legge prevede in particolare che le partite andranno giocate a porte chiuse in quegli impianti che non risultano ancora a norma (anche se è previsto lo snellimento delle procedure per adeguare gli impianti.) mentre sarà vietata la vendita in blocco di biglietti per i tifosi in trasferta.
Il decreto prevede anche pene severe per contrastare il fenomeno della violenza: è prevista la reclusione da uno a quattro anni per chi lancia o utilizza negli stadi o nelle immediate adiacenze razzi, bengala, petardi, fumogeni, bastoni od oggetti contundenti (la pena è aumentata in caso di danni alle persone e di sospensione della partita).
E' inoltre prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 500 a 2000 euro per chi viene trovato in possesso dei predetti mezzi atti a offendere. Per questo genere di delitti inoltre l'ambito della flagranza è ampliato a 48 ore.
Tra le altre misure adottate dal governo vi è l'applicabilità di misure di prevenzione anche a persone indiziate di aver agevolato manifestazioni di violenza; la previsione della pena della reclusione da cinque a quindici anni per il reato di violenza a pubblico ufficiale commesso da gruppi con armi o mezzi atti a offendere; l'inasprimento del divieto per le società sportive di corrispondere agevolazioni a soggetti condannati o ad associazioni di cui fanno parte i medesimi soggetti.
Alte misure di prevenzione sono oggetto di un separato disegno di legge che prevede l'organizzazione di iniziative .per promuovere nelle scuole i valori della cultura sportiva, la redazione di un codice di autoregolamentazione per le trasmissioni televisive e radiofoniche di avvenimenti calcistici e relativi commenti e l'abbassamento a 7.500 spettatori della soglia minima sancita nelle norme di sicurezza. Data: 07/02/2007
Autore: Cristina Matricardi