PCT in Cassazione: invio telematico memorie e conclusioni scritte
Integrato, a seguito dell'approvazione del D.L. Ristori, il protocollo d'intesa per la digitalizzazione sottoscritto da Cassazione, Procura Generale, Avvocatura dello Stato e CNF
- Giudizi in Cassazione e deposito telematico: le novità
- Integrazione al protocollo, cosa cambia
- Deposito atti in via telematica
- Il format per la trasmissione telematica
Giudizi in Cassazione e deposito telematico: le novità
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Nei giudizi civili innanzi alla Corte di cassazione, i difensori, l'Avvocatura dello Stato inclusa, potranno trasmettere alle cancellerie della Suprema corte copia informatica delle memorie difensive da depositarsi ex artt. 378, 380-bis, 380-bis.1 e 380-ter del codice di procedura civile.
Anche le memorie e le conclusioni scritte del P.G. potranno essere inviate su supporto informatico e quindi rese disponibili in via telematica ai magistrati in servizio presso le sezioni civili della Cassazione e della Procura Generale per la trattazione dei procedimenti
Le novità giungono a seguito delle importanti integrazioni che la Corte di Cassazione, la Procura Generale, l'Avvocatura dello Stato e il Consiglio Nazionale Forense hanno ritenuto di aggiungere al Protocollo d'intesa per la digitalizzazione degli atti nei processi civili davanti alla Corte di cassazione già sottoscritto lo scorso 27 ottobre.
Integrazione al protocollo, cosa cambia
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Lo rende noto la stessa Corte di Cassazione mediante un comunicato stampa sul proprio portale datato 18 novembre 2020, sottolineando anche come "in tal modo, grazie alla leale collaborazione di tutti gli attori istituzionali coinvolti, potranno gestirsi in modalità da remoto nel periodo emergenziale le adunanze camerali nella loro completa scansione processuale, senza alcun disservizio e assicurando la sicurezza di magistrati, avvocati e personale amministrativo".
L'integrazione si è resa necessaria per adeguare il Protocollo alle modifiche, entrate in vigore a seguito ella firma del documento, recate dal Decreto Ristori (D.L. n. 137/2020) il quale contiene anche un corposo pacchetto giustizia recante disposizioni volte all'esercizio dell'attività giurisdizionale e al deposito degli atti, anche in sede di legittimità, nella vigenza dell'emergenza epidemiologica da COVD-19.
Le novità di cui al documento (qui sotto allegato) sono già operative in quanto hanno effetto dalla sottoscrizione e, in particolare, si soffermano sull'invio in modalità telematica delle memorie difensive e delle conclusioni scritte del pubblico ministero da depositarsi in corso del giudizio di legittimità, ai sensi degli artt. 378, 380 bis, 380 bis.1 e 380 ter del codice di procedura penale.
Deposito atti in via telematica
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Nel dettaglio l'aggiunta protocollare precisa che i depositi degli atti da effettuarsi nel corso del giudizio civile di legittimità, ai sensi degli articoli citati, potranno effettuarsi telematicamente tramite trasmissione alle cancellerie della Corte di cassazione, alle segreterie della Procura generale e alle controparti processuali copia informatica delle memorie difensive.
I difensori, dunque, compresa l'Avvocatura dello Stato, non dovranno più accedere "fisicamente" agli uffici del Palazzaccio, potendo effettuare la trasmissione delle memorie tramite la propria PEC risultante dal RE.G.IND.E.
Il che significa che i difensori, compresa l'Avvocatura dello Stato, trasmetteranno le memorie mediante copia informatica attraverso il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Il testo precisa che, con le stesse modalità, anche la Procura generale provvederà alla trasmissione delle conclusioni scritte alle cancellerie.
Saranno poi le cancellerie della Corte di Cassazione che provvederanno a stampare le memorie e le conclusioni scritte inviate telematicamente e ad inserirle nel fascicolo di ufficio con la dicitura "inviata a mezzo PEC". I difensori e il pubblico ministero avranno cura di conservare l'originale cartaceo, che verrà depositato nelle forme di rito per l'inserimento nel fascicolo di ufficio.
Il format per la trasmissione telematica
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Il format per inviare gli atti rimane quello stabilito in precedenza dal protocollo siglato il 27 ottobre.
Per approfondimenti PCT in Cassazione: ecco il format per inviare gli atti
Il protocollo del 2 novembre 2020 dispone che per la trasmissione della copia informatica degli atti processuali del giudizio civile di Cassazione a mezzo Pec, come stabilito dal protocollo del 27 ottobre, deve avvenire indicando nell'oggetto della PEC la data dell'udienza o dell'adunanza e il numero di Registro Generale del ricorso, secondo il seguente format: UDIENZA/ADUNANZA: GG/MM/AAAA NRG: XXXXX-AAAA.
Autore: Lucia Izzo