Piano vaccini: l'Italia preme per un V-day europeo
Vaccini a inizio gennaio
La buona notizia dovrebbe essere che in Italia le prime dosi di vaccino contro il covid 19 saranno iniettate a inizio 2021 e non alla fine del mese di gennaio. Nel caso in cui entro dicembre l'Agenzia Ue del farmaco darà il benestare al vaccino Pfizer Biontech (considerato il via libera della Food and drug administration americana), i primi vaccinati in Italia ci saranno già nei primi giorni del prossimo anno. Quindi potrebbe esserci l'atteso "V-day" europeo, il "giorno del vaccino" in cui fare le prime somministrazioni simultaneamente nei Paesi Ue. Come ha chiarito il ministro della Salute Roberto Speranza si tratterebbe di una «quota simbolica», ma un primo grande passo in avanti. Un segnale di unità, per rendere solenne quella che rappresenta una svolta nella lotta contro il virus. Ed anche un modo, però, per evitare confronti tra chi è più avanti e chi è più indietro.
Il piano vaccini
Il commissario straordinario Domenico Arcuri ha presentato in conferenza stampa il progetto vaccino che dovrebbe scattare a gennaio. certo è che il cronoprogramma di questa campagna di vaccinazioni ha subito grossi ritardi. Era stato il premier Conte a parlare di un vaccino già a dicembre, entro la fine dell'anno. Poi il ministro Speranza aveva annunciato la prima dose entro l'Epifania. Adesso, ascoltando le parole di Arcuri, viene riproposto metà gennaio. Lo stesso commissario, lo scorso sabato, ha chiesto ai governatori di essere pronti per il 10-15 gennaio, data in cui Pfizer potrebbe già distribuire 1,8 milioni di dosi nei quasi 300 ospedali identificati dalle Regioni. Da lì si partirà per vaccinare operatori sanitari e ospiti e personale delle Residenze per anziani (oltre 1,8 milioni di persone) con la prima tranche di dosi.
I vaccini nella prima fase
Autore: Gabriella Lax