Contabilità semplificata: come funziona
- Contabilità semplificata e ordinaria
- Chi ha accesso alla contabilità semplificata
- Contabilità semplificata: quando esercitare l'opzione
- Registri
- Regime contabile semplificato speciale
Contabilità semplificata e ordinaria
La contabilità semplificata va tenuta distinta da quella ordinaria: mentre quest'ultima prevede la completa e regolare tenuta delle scritture contabili, la prima consente a chi la sceglie di godere di alcune agevolazioni nella tenuta dei libri e dei registri contabili.
La relativa disciplina è dettata dall'articolo 18 del d.p.r. n. 600/1973.
Chi ha accesso alla contabilità semplificata
L'opzione per il regime contabile semplificato è possibile per coloro che, per ragioni di fatturato, non possono accedere al regime agevolato dei forfettari.
In particolare, essa spetta a coloro che esercitano un'attività di impresa, purché il loro fatturato resti al di sotto di determinate soglie.
Nel dettaglio, i ricavi annui non devono superare:
- 400mila euro, se si tratta di un soggetto che esercita un'attività di prestazione di servizi;
- 700mila euro, se si tratta di un soggetto che esercita un'attività di cessione di beni.
Ai fini della determinazione del reddito ci si può avvalere:
- del registro degli incassi e dei pagamenti (RIP);
- dei registri IVA integrati (RII);
- dei registri IVA con opzione comma 5.
Limiti
A prescindere da tali soglie, non possono mai avere accesso alla contabilità semplificata:
- le società per azioni;
- le società a responsabilità limitata (anche semplificata);
- le società in accomandita per azioni;
- le società cooperative;
- le mutue assicuratrici;
- le stabili organizzazioni di società ed enti non residenti;
- gli enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali;
- le associazioni non riconosciute e i consorzi che hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali.
Contabilità semplificata: quando esercitare l'opzione
La scelta della contabilità semplificata in luogo di quella ordinaria va fatta nella prima dichiarazione annuale IVA. Chi non vi provvede, accede automaticamente al regime ordinario.
Contabilità semplificata per cassa
È importante precisare che dal 2017, per effetto del decreto legge n. 193/2016, il regime di contabilità semplificata è per cassa e non più per competenza. Di conseguenza, le imposte pagate da chi lo applica sono calcolate sulla base di quanto incassato.
Registri
Chi accede alla contabilità semplificata deve eseguire le registrazioni contabili adottando il criterio cronologico e, quindi, tenendo conto della data degli incassi e dei pagamenti. Per ogni operazione vanno indicati l'importo, gli estremi del documento di riferimento e le generalità di chi ha eseguito o ricevuto il pagamento.
Se i predetti dati sono trascritti sui registri IVA si può prescindere dall'adozione dei registri cronologici dei ricavi e dei costi incassati e pagati.
È sempre necessario annotare separatamente le operazioni fuori campo Iva da quelle soggette a IVA e indicare, anche in questo caso separatamente, gli importi delle fatture non incassate e gli importi delle fatture non pagate.
Regime contabile semplificato speciale
I soggetti che accedono alla contabilità semplificata hanno la possibilità di scegliere l'adozione, per almeno tre anni, di un regime particolare, che prevede che la registrazione contabile di un documento equivalga, a seconda dei casi, al suo pagamento o al suo incasso.
Data: 27/12/2020 13:00:00Autore: Valeria Zeppilli