Resto al Sud viaggia verso Nord
- "Io resto al Sud" si espande
- "Io resto al Sud": favorire l'ingresso dei giovani in agricoltura
- Io resto al Sud, che cos'è?
"Io resto al Sud" si espande
Una marcia in più per "Io resto al Sud", gli incentivi che riguardano l'agricoltura, grazie alla novità prevista dal decreto Semplificazioni possono essere estese anche alle regioni di Centro - Nord. A dar man forte è il nuovo bando Ismea: gli investimenti potranno arrivare fino ad un massimo di 1,5 mln; la durata dev'essere tra 5 e 15 anni. Si punta a favorire ricambio generazionale, il subentro (in aziende con non più di sei mesi) in agricoltura e ampliamento. Per il Centro - Nord ci sarà il mutuo agevolato, a tasso zero, e potrà arrivare a coprire investimenti per un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili.
"Io resto al Sud": favorire l'ingresso dei giovani in agricoltura
Le nuove disposizioni portano ad un superamento dei confini del Sud in modo da agevolare l'ingresso dei giovani in agricoltura. Questo accade dopo un primo ampliamento per altri settori produttivi, stabilito a esclusivo beneficio dei territori colpiti dal sisma del Centro Italia. Ad oggi le agevolazioni erano previste per i soli giovani agricoltori (fino a 40 anni) del Sud Italia.
Nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, in alternativa ai mutui agevolati, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile nonché un mutuo agevolato, a tasso zero, di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile. Per le aziende agrituristiche e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200 mila euro.
Io resto al Sud, che cos'è?
Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L'incentivo è destinato a chi ha un'età compresa tra i 18 e i 55 anni. Con 1 miliardo e 250 milioni di euro di fondi a disposizione. Le domande vengono valutate in base all'ordine cronologico di arrivo. Possono essere finanziate le attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria). Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
Data: 15/02/2021 12:00:00Autore: Gabriella Lax