Esame avvocati: le linee guida del Ministero
- Pronte le linee guida per l'esame avvocati
- Prima prova: perimetro delle materie
- Formulazione dei quesiti
- Criteri di valutazione
Pronte le linee guida per l'esame avvocati
La Commissione Centrale, presieduta dall'Avv. Cristina Maccagno, ha emanato le Linee Guida (sotto allegate) relative alla sessione degli esami per l'iscrizione all'albo degli Avvocati. Linee guida che riguardano in particolare la prima prova.
Il documento da atto della permanenza delle condizioni che non permettono lo svolgimento delle prove scritte, per cui, limitatamente alla sessione indetta dal Ministero della Giustizia con il decreto del 20 settembre 2020, l'esame risulta articolato in due prove orali.
Curato il sorteggio e l'abbinamento nelle fasce A,B,C,D e E e già comunicato alle Corti d'Appello interessate dopo l'integrazione e la rimodulazione delle sottocommissioni in numero di 256, con previsione di procedere, entro il 25 aprile, al sorteggio da parte di ogni Corte d'Appello delle sottocommissioni, della lettera dell'alfabeto per l'ordine delle prove e la corrispondente assegnazione dei candidati, tenuti al esercitare l'opzione delle materie prescelte per la prima e la seconda prova entro il 24 aprile 2021.
Procedimento che si concluderà con la predisposizione dei calendari e la comunicazione a ciascun candidato del luogo, data e ora della prova nella propria area personale 20 giorni prima.
La prima prova, che si svolgerà a partire dal 20 maggio 2021 verterà sulla discussione di una questione pratica, che consisterà nella soluzione di un caso che richiede la conoscenza del diritto sostanziale e processuale nella materia scelta dal candidato tra diritto civile, penale e amministrativo.
Prima prova: perimetro delle materie
Per quanto riguarda le materie di diritto civile e penale, sono escluse dalla prova le fattispecie regolate da leggi speciali.
Alla luce della vastità del diritto civile sono escluse dalla prova le materie contenute nel libro V e VI perché si sovrappongono agli approfondimenti specifici delle materie correlate che il candidato potrà scegliere per la seconda prova, ovvero diritto del lavoro, commerciale e processuale civile.
Per il diritto amministrativo si richiede la conoscenza dei principi fondamentali di diritto sostanziale e processuale contenuti nei seguenti atti normativi:
- Legge n. 241/1990;
- DPR n. 380/2001;
- Dlgs n. 42/2004;
- Dlgs n. 152/2006;
- Dlgs n. 104/2010;
- Dlgs n. 33/2013;
- Dlgs n. 50/2016.
Formulazione dei quesiti
Ferma restando l'autonomia della discrezionalità delle sottocommissioni nel formulare i quesiti le indicazioni operative sono le seguenti:
- i quesiti devono essere formulati al fine di valutare la preparazione dei candidati nell'applicare concretamente i rimedi di tutela;
- le sottocommissioni devono ispirarsi alle metodiche già adottate nel scegliere i casi da sottoporre, ai quesiti degli anni passati, ai repertori e/o banche dati più recenti e significativi da cui attingere i casi giurisprudenziali di merito e di legittimità più rilevanti;
- rispettare il coordinamento delle scelte a livello distrettuale nella selezione delle fonti da cui attingere "con il contributo delle competenze ed esperienze specifiche disponibili per ciascuna materia";
- l'organizzazione per la formulazione dei quesiti, deve essere effettuata "sulla base dei fabbisogni per ciascuna materia risultanti dalla tempestiva conoscenza delle opzioni dei candidati" e si deve valutare "l'utilizzabilità e la funzionalità di annotazione su supporto informatico dalla quale possano attingersi, con attribuzione casuale, i contenuti delle buste da proporre alla scelta del candidato";
- nella scelta dei casi si deve tener conto della "coerenza e adeguatezza con riguardo alla particolare brevità del tempo disponibile all'elaborazione."
Criteri di valutazione
Nella valutazione gli esaminatori devono tenere conto delle seguenti capacità del candidato:
- chiarezza, logicità, metodo;
- capacità concreta di risolvere quesiti giuridici specifici;
- conoscenza delle basi teoriche degli istituti;
- capacità di cogliere il collegamento con altre materie;
- conoscenza delle tecniche di persuasione.
Il candidato deve quindi dimostrare concretamente le seguenti capacità:
- fare collegamenti tra diritto sostanziale e processuale;
- inquadrare le problematiche coinvolte nel caso;
- individuare soluzioni anche alternative e prospettare le criticità;
- organizzare in modo appropriato gli argomenti;
- sintesi e concretezza.
Autore: Annamaria Villafrate