Si sbagliava di grosso.
Per la cronaca, Chiovenda respinse il suggerimento di Carnelutti ed accolse la pubblicazione nella prestigiosa Rivista di diritto processuale.
Carnelutti - a tacer di molto altro - aveva creato la categoria degli "
equivalenti giurisdizionali" con l'obiettivo di classificare quali erano gli altri mezzi mediante i quali si può raggiungere "ciò che finora vedemmo essere lo scopo caratteristico del processo giurisdizionale"; tra i meccanismi di autocomposizione della lite aveva annoverato la
rinuncia, il
riconoscimento, la
transazione.
Sorprende che l'Autore s'era indotto inizialmente (correva l'anno 1936) ad escludere l'
arbitrato dai restanti mezzi di
eterocomposizione delle controversie: all'epoca Carnelutti opinava che "con l'
arbitrato siamo ormai sul terreno del processo".
Nel 1956 cambierà idea ma nel 1936 Satta non polemizzò e riconobbe che in quella formula degli equivalenti giurisdizionali "v'è l'intuizione che il concretamento dell'ordine giuridico non è demandato esclusivamente alla giuridizione, ma è rimesso, o più veramente sorge dalla stessa volontà delle parti".
Il 27 aprile 2021, alle ore 16:30 - 19, si svolgerà un importante webinar gratuito (scarica il programma in pdf) che conterrà alcune proposte di ripensamento del sistema Giustizia con un focus proprio su quella che, nella platea delle ADR, i meccanismi di risoluzione dei conflitti alternativi alla giustizia celebrata nei... Palazzacci, è sempre stata considerata a torto la soluzione ideale per i ricchi e per le grandi società.
Occorre ora mitigare la diffidenza verso lo strumento arbitrale in un frangente critico come il presente in cui "la casa brucia", per adoperare l'espressione con cui Giorgio Agamben ha intitolato l'ultimo suo saggio sulla pandemia edito da Giometti & Antonello nel 2020.
L'Europa ci chiede il conto delle nostre ataviche inefficienze in campo processuale e di smaltimento dell'arretrato. Come intendiamo rispondere?
"
Arbitrando" è l'associazione con sede a Milano, in Via del Carroccio, n. 16, per la diffusione dell'
arbitrato che ha organizzato questo significativo evento che vedrà i saluti della sua Presidente
Avv. Elena Olivetti, con l'introduzione della Collega
Jane Mori.
Siamo particolarmente lieti per la partecipazione della cara
Presidente del CNF Avv. Maria Masi e del
Consigliere Avv. Donato Di Campli, Responsabile della Commissione ADR nell'ambito del medesimo CNF, che forniranno gli ultimi aggiornamenti sui lavori di potenziamento e di diffusione dell'
arbitrato.
Il parterre è di raro splendore: a seguire la discussione sulle nuove prospettive per l'
arbitrato nei rapporti societari, nelle liti con i consumatori, nel diritto di famiglia e nei rapporti di lavoro si avranno gli interventi della
Prof.ssa Silvia Vanoni, della stessa
Presidente Elena Olivetti, dell'
Avv. Monica Cattaneo e dell'
Avv. Eugenio Aurisicchio, mentre la
Dott.ssa Carola Colombo subito dopo la precedente sessione tratterà degli incentivi fiscali nell'ottica di riduzione dei costi.
Sull'iter della riforma e sull'aggiornamento in ordine ai lavori parlamentari presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati relazioneranno l'On. Avv. Roberto Cataldi e il sottoscritto Avv. Paolo Maria Storani.
Appuntamento, dunque, al 27 aprile 2021 h. 16:30-19 per tutti gli argomenti dianzi indicati e per i quesiti degli ascoltatori con l'avviso che occorre la
registrazione, previa compilazione del relativo modulo.