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Elezioni: come funziona il voto per i fuori sede

Con la proposta di legge n. 3007 si garantisce ai domiciliati temporaneamente fuori regione l'esercizio del diritto di voto nelle elezioni regioni e comunali


Diritto di voto per i domiciliati temporaneamente fuori Regione

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Il 9 aprile 2021 è stata presentata dal Deputato Brescia e altri colleghi la proposta di legge C. 3007 (sotto allegata), che introduce disposizioni finalizzate a consentire l'esercizio del diritto di voto da parte degli elettori che temporaneamente sono domiciliati fuori della Regione di residenza per quanto riguarda sia le elezioni regionali che quelle comunali.

Per perseguire questo obiettivo, la proposta interviene, apportando le dovute modifiche sulla legge n. 165/2004 in materia di elezioni regionali e sul Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti
locali di cui al dlgs n. 267/2000 per quanto riguarda invece le elezioni comunali.

Necessario garantire il pieno esercizio del diritto di voto

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Il testo, formato da due soli articoli, è stato redatto dai costituzionalisti Roberto Bin e Salvatore Curreri su
richiesta esplicita del Collettivo Peppe Valarioti, composto da un gruppo di ragazzi calabresi.

Il tema delle elezioni in questo momento si fa pressante soprattutto a causa dell'emergenza Covid e della
impossibilità di muoversi liberamente all'interno del territorio nazionale. Il problema riguarda infatti studenti e lavoratori, costretti per motivi di studio e di lavoro, a trasferirsi per un determinato periodo di tempo, in Regioni diverse da quelle di appartenenza.

La proposta di legge pensa proprio a queste persone e alla volontà di garantire loro il pieno esercizio del diritto di voto. Fatta questa premessa vediamo cosa prevede il testo della proposta.

Esercizio del diritto di voto per le elezioni regionali e comunali

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Con il primo articolo si va ad aggiungere all'art. 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, dopo la lettera c-bis),
la lettera c-ter) contenente le disposizioni necessarie per "consentire l'esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati in un comune situato in una regione diversa da quella in cui si trova il comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti."

In attesa dell'entrata in vigore di queste nuove disposizioni gli elettori a cui è destinata la proposta,
(soggetti temporaneamente domiciliari in un comune situato in una Regione diversa da quella in cui si trova
il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti) possono esercitare il diritto di voto per le elezioni Regionali, presso la prefettura-ufficio territoriale del Governo del comune presso cui sono domiciliati, dopo aver inviato specifica comunicazione alla prefettura della circoscrizione elettorale di residenza entro quattro mesi dalla data prevista per le elezioni regionali. Se però il consiglio regionale si scioglie in anticipo, gli elettori possono esercitare l'opzione di voto entro il decimo giorno successivo all'indizione delle votazioni.

Con il secondo articolo si permette agli elettori aventi diritto "temporaneamente domiciliati in un comune situato in una regione diversa da quella in cui si trova il comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti, di esercitare il proprio diritto di voto per le elezioni comunali sempre presso la prefettura-ufficio territoriale del Governo situata nel territorio del comune in cui hanno eletto il proprio domicilio.

Anche in questo caso occorre una preventiva comunicazione alla Prefettura nel termine di 4 mesi dalla data
prevista per le elezioni comunali e come per le elezioni regionali l'opzione, in caso di scioglimento anticipato del consiglio, può essere esercitata entro i 10 giorni successivi all'indizione delle votazioni.

Data: 06/05/2021 06:00:00
Autore: Annamaria Villafrate