Assegno unico figli: in vigore la legge 'ponte'
- Legge ponte sull'assegno unico per i figli
- Obiettivo dell'introduzione della misura
- Importi dell'assegno unico
- Come fare domanda per l'assegno
- Caratteristiche dell'assegno unico
Legge ponte sull'assegno unico per i figli
In vigore la legge n. 112/2021 di conversione (sotto allegata) del decreto legge ponte n. 79/2021 che anticipa da luglio 2021 l’assegno unico universale per i figli minori, che sarà a regime nel 2022. I voti a favore sono stati 392, gli astenuti invece 29.
Con questo provvedimento si è evitato lo stallo e si è voluto garantire la copertura del periodo che va dal primo luglio fino alla fine del 2021.
Grazie alla legge delega n. 41/2021, in vigore dal 24 aprile, che ne ha delineato le caratteristiche di base, il Governo ha infatti potuto lavorare sul decreto ponte sull'assegno unico per i figli. Ai sensi dell'art. 1 di detta legge delega (sotto allegata) infatti l'Esecutivo è stato delegato ad adottare "entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta del Ministro con delega per la famiglia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, uno o più decreti legislativi volti a riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale."
Vediamo cosa prevede il testo del decreto n. 79/2021 nella sua ultima versione, come risulta da dossier del Senato (sotto allegato) e dalla nota breve n. 311 aggiornata al 20 luglio 2021 (sotto allegata).
Destinatari della misura
- "essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia e avere i figli minorenni di età a carico;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
- far parte di un nucleo familiare che abbia un ISEE, in corso di validità non superiore a 50.000,00 euro."
Obiettivo dell'introduzione della misura
L'introduzione dell'assegno unico non si pone solo l'obiettivo di aiutare le famiglie con figli, ma anche quello di semplificare gli aiuti già previsti per i figli a carico. Una volta attuata concretamente la misura verranno infatti abolite progressivamente le seguenti: assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, assegno di natalità, premio alla nascita, fondo di sostegno alla natalità, detrazioni fiscali e assegno per il nucleo familiare.
Importi dell'assegno unico
L'importo mensile dell'assegno unico, spettante per ciascun figlio minore e a carico, varia in relazione alla fascia d'importo dell'ISEE e in relazione alla circostanza che del nucleo familiare facciano parte un numero di figli minori inferiore o pari o superiore a 3.
L'importo mensile inoltre è maggiorato dell'importo di 50 euro per ogni figlio minore con disabilità riconosciuta ai sensi della legge n. 104/1992. Chi percepisce il reddito di cittadinanza ha diritto anche all'assegno unico per i figli a carico, ma con dei limiti. L'INPS infatti è tenuto a rispettare il limite massimo e complessivo di spesa.
Come fare domanda per l'assegno
La domanda per l'assegno deve essere inoltrata in modalità telematica all'INPS, agli istituti di patronato e di assistenza sociale nelle modalità indicate dall'Istituto di Previdenza Sociale con la circolare n. 93 del 30 giungo 2021.
L'assegno viene corrisposto a partire dal mese di presentazione della domanda, con il diritto alle mensilità arretrate per le domande presentate entro il 30 settembre 2021.
In Senato, per quanto riguarda le modalità di corresponsione dell'assegno, sono state previste le seguenti novità:
- l'assegno deve essere corrisposto dall'INPS e va ripartito in pari misura tra i genitori, ad eccezione del caso in cui il nucleo familiare disponga di un solo conto corrente;
- in assenza dei genitori, l’assegno va corrisposto a chi esercita la responsabilità genitoriale;
- l’erogazione avviene con accredito su conto corrente (bancario o postale) ovvero mediante bonifico domiciliato (ferma restando la fattispecie di corresponsione in forma d'integrazione della misura del Reddito di cittadinanza);
- in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, l'assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario o nel caso di affidamento condiviso, l'assegno va ripartito in pari misura tra i genitori, fatto salvo il caso di diverso accordo tra le parti.
Caratteristiche dell'assegno unico
L'assegno unico per i figli presenta infine le seguenti caratteristiche fondamentali:
- è compatibile con il reddito di cittadinanza, ed è corrisposto congiuntamente e con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza, anche se in questo caso, ai fini della determinazione del suo ammontare si terrà conto "della quota del beneficio economico del reddito di cittadinanza attribuibile ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare" in base a specifici criteri;
- è compatibile con altre misure in denaro per i figli erogate dalle regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli altri enti locali;
- è compatibile anche con gli assegni familiari relativi a: "i coltivatori diretti, coloni e mezzadri, i piccoli coltivatori diretti, i pensionati di tali Gestioni e i pensionati delle Gestioni speciali lavoratori autonomi".
Autore: Annamaria Villafrate