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Verso lo Spid europeo: cos'è e come funziona?

La proposta della Commissione Ue su un'identità digitale europea che sarà disponibile per tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell'Unione


Identità digitale per tutti i cittadini europei

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Un'identità digitale europea disponibile per tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell'Unione. Questo l'obiettivo dello Spid (per far riferimento al nostro sistema) europeo grazie al quale i cittadini potranno dimostrare la propria identità e condividere documenti elettronici. Le piattaforme dovranno accettare l'utilizzo dei portafogli europei di identità digitale su richiesta dell'utente, ad esempio per dimostrarne l'età. L'utilizzo del portafoglio europeo di identità digitale sarà sempre a discrezione dell'utente.

Identità digitale, il regolamento europeo

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Dal punto di vista normativo la nuova identità digitale europea passa dalla modifica del regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature), che dal 2014 fornisce la base per l'identificazione elettronica transfrontaliera, l'autenticazione e la certificazione dei siti web all'interno dell'Unione. un sistema di cui attualmente beneficia solo il 60% dei cittadini europei, senza alcun obbligo da parte degli Stati membri di mettere a punto un'identificazione digitale nazionale e di renderla interoperabile con quelle degli altri Paesi dell'Unione.

L'identità digitale sarà per tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell'UE che desiderino avvalersi dell'identità digitale europea potranno farlo. Inoltre i portafogli europei di identità digitale potranno essere usati con facilità come mezzo di identificazione degli utenti o per provare determinati attributi personali, allo scopo di accedere a servizi digitali sia pubblici che privati in tutta l'Unione.

Identità digitale, Commissione europea: inizio lavori settembre 2022

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Dalla Commissione europea l'invito agli stati membri affinchè predispongano un pacchetto di strumenti comuni entro settembre 2022 in modo da partire coi lavori preparatori. Parallelamente al processo legislativo, la Commissione lavorerà con gli stati membri e il settore privato agli aspetti tecnici dell'identità digitale europea.

«Con l'identità digitale europea potremo fare in qualsiasi stato membro quello che facciamo nel nostro paese senza costi aggiuntivi e con minori ostacoli – ha chiarito la Vicepresidente Margrethe Vestager – come affittare un appartamento o aprire un conto bancario all'estero, e tutto questo in modo sicuro e trasparente. Così saremo noi a decidere quante informazioni desideriamo condividere su noi stessi, con chi e per quale finalità. Si tratta di un'opportunità unica che ci permetterà di sperimentare ancora di più che cosa significhi vivere in Europa ed essere europei».

Data: 10/06/2021 11:00:00
Autore: Gabriella Lax