Immigrazione, nasce la coalizione “Abolire Frontex”
- Al via la campagna “Abolire Frontex”
- Frontex, cronaca dei morti annunciate
- Abolire Frontex, le richieste
Al via la campagna “Abolire Frontex”
Il 9 giugno, una coalizione di oltre settanta gruppi ha lanciato la campagna “Abolire Frontex“, con azioni in otto paesi e una lettera aperta per chiedere di mettere fine al regime delle frontiere. operazione che, considerato l’alto numero di vittime, si è dimostrata fallimentare.
La missiva era diretta i governi degli stati membri dell’UE, la Commissione europea, il Consiglio europeo, il Consiglio dell’UE, il Parlamento europeo e l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex. L’ufficio di Frontex a Bruxelles è stato ricoperto di vernice rossa e manifesti, striscioni sono stati lasciati fuori dalla Casa dell’UE a Vienna, giubbotti di salvataggio sono stati fatti galleggiare in un lago vicino al parlamento olandese all’Aia e manifestazioni e raduni sono stati tenuti alle isole Canarie e in Germania, Italia, Marocco e Svizzera.Lo scopo della campagna non è quello di riformare o migliorare Frontex, ma di abolirla del tutto e di porre fine al regime delle frontiere dell’UE. La campagna ha concordato una lunga lista di richieste, che non si rivolge solo a Frontex. Prende di mira l’intero corpo delle politiche di confine e di migrazione dell’UE. Si basa su nove richieste principali, che vanno, ovviamente, dall’abolizione di Frontex e la smilitarizzazione dei confini alla fine della detenzione dei migranti e delle deportazioni.
Frontex, cronaca dei morti annunciate
La lettera parla di oltre «740 persone morte quest’anno cercando di attraversare il Mediterraneo, alla ricerca di un luogo sicuro. Il regime di frontiera dell’UE li ha costretti a prendere rotte migratorie pericolose, spesso su imbarcazioni insicure; ha arruolato i paesi vicini per fermarli sul loro cammino; li ha accolti con violenza e respingimenti; o si è rifiutato di salvarli, lasciandoli annegare in mare». I numeri raccontano che «Le politiche della fortezza Europa hanno ucciso oltre 40.555 persone dal 1993. Lasciate a morire nel Mediterraneo, nell’Atlantico e nel deserto, fucilate alle frontiere, morte per suicidio nei centri di detenzione, torturate e uccise dopo essere state deportate. L’UE ha le mani sporche di sangue».
Nel mirino c’è «l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), la forza di polizia di frontiera dell’UE. Nei suoi 15 anni di esistenza, Frontex è stata tanto un’accanita promotrice – secondo gli scriventi - come la principale esecutrice delle violente politiche europee contro i migranti. Spesso nascosta al controllo pubblico, negli ultimi mesi una serie di indagini di giornalisti e gruppi per i diritti umani ha messo Frontex sotto i riflettori. Ampie prove hanno rivelato come la forza di frontiera dell’UE sia ripetutamente coinvolta in respingimenti illegali e violazioni dei diritti umani.
Abolire Frontex, le richieste
Con queste premesse, secondo la coalizione «Frontex non può essere riformata. Deve essere abolita. Come firmatari di questa lettera, ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo. Non esistono scuse, indagini o procedure di riforma a metà che possano giustificare l’esistenza di Frontex».
Nello specifico la lettera chiede che «le strutture e le politiche che causano violenza e morte siano smantellate. Dobbiamo costruire invece un sistema che garantisca giustizia e sicurezza per tutti. Esigiamo l’abolizione di Frontex e la fine del regime delle frontiere dell’UE che rappresenta».
Data: 25/07/2021 06:00:00
Autore: Gabriella Lax