Super green pass: cosa cambia per avvocati e studi professionali
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.L. che estende l'ambito applicativo della Certificazione verde COVID-19 a tutti i lavoratori pubblici e privati. Vediamo cosa cambia per avvocati e studi professionali
- Certificazione verde COVID-19 obbligatoria per tutti i lavoratori
- Magistrati e personale uffici giudiziari
- Certificazione verde negli studi professionali
Certificazione verde COVID-19 obbligatoria per tutti i lavoratori
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Come emerge dal comunicato diffuso nella giornata del 16 settembre 2021, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro della salute Roberto Speranza, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening.
In dettaglio, la novità più rilevante recata dal D.L. che introduce "Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening" riguarda l'estensione del Green Pass a tutti i lavoratori, pubblici e privati, a partire dal prossimo 15 ottobre.
Sono esclusi dall'obbligo i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute. Il testo del decreto legge si sofferma, inoltre, sulla modalità dei controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni e sulle sanzioni per i trasgressori.
Magistrati e personale uffici giudiziari
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Per quanto riguarda il settore pubblico, il personale delle amministrazioni è tenuto ad essere in possesso del Certificati Verdi. L'obbligo riguarda altresì il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d'Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale, nonché i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice. Inoltre l'obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.
Anche negli uffici giudiziari sarà obbligatorio il Green Pass: in particolare, il personale amministrativo e i magistrati (ordinari, amministrativi, contabili e militari), nonché gli avvocati e procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie, per l'accesso agli uffici giudiziari dovranno possedere ed esibire le Certificazioni Verdi. Allo stesso modo l'obbligo è previsto anche per i magistrati onorari.
Niente obbligo green pass per gli avvocati
Tuttavia, al fine di consentire il pieno svolgimento dei procedimenti, si è deciso di non estendere l'obbligo ad avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all'amministrazione della Giustizia, testimoni e parti del processo. La scelta dell'esecutivo punta a scongiurare in tal modo che l'attività del settore giustizia possa subire ulteriori rallentamenti, tema sul interverranno le riforme attualmente al vaglio del Parlamento, per rispettare gli impegni presi con Bruxelles e legati ai fondi del PNRR.
Certificazione verde negli studi professionali
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A differenza di quanto accade per gli uffici giudiziari, il D.L. non è altrettanto chiaro per quanto riguarda l'impiego della certificazione verde negli studi professionali. L'art. 3 del provvedimento precisa che "a chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell'accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde COVID-19".
La norma non contiene un esplicito riferimento all'attività libero professionale, potendo far intendere che l'impianto riformatorio valga per i lavoratori dipendenti, come suggerisce anche il continuo riferimento ai "datori di lavoro" ai quali, tra l'altro, il decreto impone di "verificare il rispetto delle prescrizioni" definendo altresì, entro il 15 ottobre 2021, le "modalità operative per l'organizzazione" delle suddette verifiche. L'interpretazione della disposizione non appare del tutto pacifica e rischia di creare delle disuguaglianze, per questo si attende nei prossimi giorni un intervento chiarificatore e una presa di posizione da parte dell'Avvocatura.
In realtà, le dichiarazioni rilasciate dai membri dell'Esecutivo in conferenza stampa fanno propendere per il ricomprendere i liberi professionisti nel novero dei soggetti obbligati.
Il Ministro Brunetta ha parlato dell'estensione dell'obbligo come di una "strategia universalistica" che va "a toccare tutto il mondo del lavoro pubblico e privato e per il privato dipendente e autonomo, un insieme di 23 milioni di lavoratori".
Anche la ministra Gelmini, nella stessa sede ha sottolineato: "Si va verso l'obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato. Solo immunizzando la stragrande maggioranza della popolazione possiamo contenere i contagi. Il vaccino è l'unica arma che abbiamo contro il Covid".
Autore: Lucia Izzo