Le discoteche riaprono
- Riapertura discoteche, il parere del Cts
- Riapertura discoteche, le condizioni
- Riapertura discoteche, Conflavoro Pmi chiede un confronto col governo
Riapertura discoteche, il parere del Cts
C'è il parere positivo del Comitato tecnico scientifico per la riapertura dei locali notturni in zona bianca con obbligo di Green pass, mascherina (ma quando si balla) e capienza al 35% al chiuso e al 50% all'aperto. Dopo 20 mesi di chiusure per contrastare i contagi da coronavirus i gestori dei locali vedono accendersi una luce di speranza. Un dato è certo: non si tratterà di un ritorno alla normalità.
Riapertura discoteche, le condizioni
Quindi sale da ballo aperte in zona bianca garantendo una presenza, compresa quella del personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all'aperto. A ciò si aggiunga l'uso del Green pass e l'utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso. A stabilirlo il Comitato, dopo una riunione in cui è stata presa in esame la richiesta di parere sulle attività di sale da ballo, discoteche e locali similari.
Riapertura discoteche, Conflavoro Pmi chiede un confronto col governo
Sulla riapertura delle discoteche è intervenuto il leader della Lega, Matteo Salvini: «Col Green pass, ma solo col 35% di capienza? Presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico, con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori». Sulla scelta c'è anche la presa di posizione di Conflavoro Pmi, come riporta Il Tempo, che chiede sul tema un confronto: all'Esecutivo si chiede una riflessione «sulle nuove modalità di riapertura proposte dal Cts e di dare ai gestori delle discoteche la possibilità di riaprire in percentuali molte più alte, fino all'80%. La disponibilità alla riapertura in sicurezza è sempre stata massima anche da parte di queste imprese. Ma riaprire al 35%, anzi effettivamente molto meno, non dà vera speranza al settore. Rischia piuttosto di creare importanti difficoltà e oneri di gestione insostenibili». Critiche anche da parte della Siae che, in una nota, evidenzia «Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul "primo passo", dato che nella sostanza non c'è nessun passo. I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire con gli introiti di un 35% di capienza. In alternativa, i gestori sarebbero obbligati a praticare prezzi inaccessibili ai più. Sarebbe stato più onesto dire 'non ci sono le condizioni, non si può riaprire', ma con i dati sule vaccinazioni sarebbe stato difficile da motivare. È riscontrabile sul sito del governo: l'84,23% della popolazione ha fatto almeno una dose di vaccino; il 79,47% ha completato il ciclo vaccinale».
Data: 06/10/2021 12:00:00Autore: Gabriella Lax