Decreto capienze: tutte le novità
- Approvato all'unanimità il decreto "capienze"
- Cinema, teatri, concerti e musei
- Competizioni sportive
- Discoteche e sale da ballo
- Sanzioni per chi trasgredisce
- Le altre misure del decreto
Approvato all'unanimità il decreto "capienze"
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi nella giornata di giovedì 7 ottobre 2021, ha approvato il provvedimento, che è già stato battezzato,"Decreto capienze" (sotto allegato), contenente "Disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali."
Il provvedimento, stabilisce il numero di persone che possono essere contenute all'interno di cinema, teatri, discoteche e stadi, purché naturalmente munite di mascherina e Green pass. Capienze che, in base all'andamento della pandemia, potrebbero variare, con l'adozione di linee guida che dovranno essere adottate dalle autorità competenti.
Approvato all'unanimità, entrerà in vigore da lunedì 11 ottobre. Vediamo cosa prevede.
Cinema, teatri, concerti e musei
La capienza prevista per cinema, teatri, locali con musica dal vivo, sale concerti, spettacoli che si svolgono all'aperto, se in zona bianca, è del 100% di quella massima consentita, anche se l'accesso è permesso solo ai soggetti in possesso di una delle certificazioni verdi Covid-19. Nei musei non è più necessario rispettare la distanza minima interpersonale di 1 metro.
In zona gialla invece "gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all'aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l'accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all'articolo 9, comma 2. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata."
Gli spettacoli, anche all'aperto in cui non è possibile garantire il rispetto delle necessarie misure di prevenzione, alla luce dello spazio a disposizione, delle condizioni e delle caratteristiche del luogo sono vietati.
Competizioni sportive
La capienza di stadi, palazzetti e strutture dove si tengono competizioni sportive è stabilita nella percentuale massima del 75% di quella consentita se l'evento sportivo si svolge all'aperto e che si riduce al 60% di quello consentito se la gara si svolge al chiuso.
Il testo specifica che le regole si applicano alla "partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e del Comitato italiano paralimpico (Cip), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e alle competizioni sportivi diversi da quelli sopra richiamati."
Discoteche e sale da ballo
Regole più restrittive, tra le proteste dei proprietari e dei gestori, sono state stabilite per le discoteche e le sale da ballo. La percentuale di capienza infatti per i locali da ballo al chiuso non può superare il 50%, che è stata alzata rispetto a quella inizialmente consigliata dal Comitato Tecnico scientifico del 35%, perché non avrebbe consentito alle discoteche di ripartire. Le polemiche comunque non riguardano solo le percentuali stabilite, ma anche il ritardo con cui è stato emanato il decreto. I gestori fanno notare che ormai la stagione estiva è finita e che il periodo invernale per loro è sempre sottotono. Misure così tardive non consentono di ripartire al meglio.
Dalla percentuale stabilita per la capienza è escluso comunque il personale della discoteca, inoltre viene disposto che "nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività deve essere garantita la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo dell'aria, e restano fermi gli obblighi di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo."
Sanzioni per chi trasgredisce
Severe le disposizioni sanzionatorie per chi non rispetta le regole, dettate dalla necessità di non trovarsi nuovamente nella condizione dello scorso ottobre, quando i contagi, dopo il periodo estivo, avevano iniziato a risalire.
Per chi trasgredisce le regole stabilite per capienza, mascherina e Green Pass è prevista la chiusura da uno a 10 giorni a partire dalla seconda violazione.
Le altre misure del decreto
Il decreto "Capienze" comunque interviene anche su altre materie.
Prima di tutto prevede una riorganizzazione del Ministero della Salute, perché occorre rafforzare l'organico delle direzioni generali.
Viene rafforzato temporaneamente l'Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di cassazione per consentire lo svolgimento rapido delle operazioni relative alle richieste referendarie presentate entro il 31 ottobre 2021.
L'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato si svolgerà in base alle regole dettate per lo svolgimento delle prove che si sono tenute nel 2021, con il doppio orale. L'accesso ai locali d'esame sarà consentito solo si candidati muniti di Green Pass (vedi anche Esame avvocati 2022: doppio orale e green pass).
Sale di 3000 posti il Sistema di accoglienza e integrazione al fine di dare ospitalità ai profughi afgani, dopo la situazione emergenziale dell'Afghanistan e a tal fine viene incrementato il Fondo nazionale per le politiche e per i servizi dell'asilo di € 11.335.320 per il 2021 e di € 44.971.650 per ciascun degli anni 2022 e 2023.
Vengono autorizzate le spese per gli interventi infrastrutturali di riqualificazione dell'Università di Trieste e per la tutela della minoranza slovena del Friuli Venezia Giulia.
Novità anche per quanto riguarda il codice della privacy, per quanto riguarda in particolare il trattamento dei dati di interesse pubblico e la competenza del Garante. In merito al PNRR il termine entro il quale il Garante deve esprimere il proprio parere è ridotto a 30 giorni. Potenziate inoltre le competenze in materia di prevenzione della diffusione di immagini foto e video sessualmente esplicite.
Il decreto pensa anche a tutelare le vittime di revenge porn, con una particolare attenzione per i minori dei minori. Si dispone infatti che "chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione senza il suo consenso … può rivolgersi, mediante segnalazione o reclamo, al Garante, il quale, entro quarantotto ore dal ricevimento della richiesta" interviene.
Quando i video riguardano i minori la richiesta al Garante può essere presentata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.
Autore: Annamaria Villafrate