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Covid: in quarantena senza stipendio, né contributi

Sono scadute lo scorso dicembre 2021 le previsioni anti covid e non sono state prorogate, per cui la quarantena non può essere considerata malattia


Nessuna tutela in caso di quarantena

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Nessuna tutela o contributo previsto per chi è a casa in quarantena da covid. Dunque, per i giorni in cui si rimane in casa, non si avrà diritto né a retribuzione e né a contribuzione. Tutto questo succede perchè è scaduto a dicembre 2021 il periodo durante il quale c'è stata l'equiparazione della quarantena alla malattia per i lavoratori privati. Da gennaio 2022 i datori di lavoro non possono più trattare la quarantena come malattia il periodo di quarantena. A stabilirlo è l'Inps nel messaggio n. 679 dell'11 febbraio (in allegato), con riferimento anche ai lavoratori c.d. fragili, per i quali l'unica tutela prorogata è quella della possibilità di svolgere l'attività in smartworking.

Quarantena, quadro normativo per il 2022

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come aveva già chiarito l'Istituto, il riconoscimento delle tutele di cui ai commi 1 (tutela per i lavoratori in quarantena) e 2 (tutela per i lavoratori c.d. fragili) dell'articolo 26 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, è stato previsto dal legislatore fino al 31 dicembre 2021. Per l'anno 2022, il legislatore ha previsto, al comma 1 dell'articolo 17 del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, la proroga unicamente delle disposizioni di cui al comma 2-bis dell'articolo 26 del decreto-legge n. 18/2020, che attengono alla modalità di svolgimento dell'attività di lavoro per i soggetti c.d. fragili, e ha disposto, al comma 2 del medesimo articolo 17, che "con decreto del Ministro della salute, di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali e per la pubblica amministrazione sono individuate le patologie in presenza delle quali, fino al 28 febbraio 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, secondo la disciplina definita nei Contratti collettivi, ove presente, in modalità agile". Si tratta, tuttavia, di aspetti giuslavoristici e contrattuali che non rientrano tra le competenze dell'Istituto.

Quarantene, cosa succede da gennaio

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A partire dal 1° gennaio, invece, le tutele non sono state riproposte ovvero rifinanziate e l'Inps, non avendo a disposizione fondi, non può riconoscere l'indennità di malattia.

Di conseguenza, neppure i datori di lavoro possono più riconoscere come malattia il periodo di quarantena, salvo che non decidano di caricarlo sulle casse aziendali. Qualora, nonostante ciò, dovessero riconoscere l'indennità di malattia e porla a carico Inps, l'Inps ha avvertito che considererà l'operazione indebita richiedendo a rimborso quanto conguagliato su UniEmens.

Data: 14/02/2022 06:00:00
Autore: Gabriella Lax